Nella mattinata di venerdì i licei da Vinci, da Procida e Tasso hanno dato il via alle occupazioni delle loro sedi. No alla buona scuola, richiesta di trasporti pubblici efficienti, edilizia scolastica e spazi sociali
[ads1] Le occupazioni del Da Vinci, Da Procida e Tasso riguardano il NO alla buona scuola, richiesta di trasporti pubblici efficienti, edilizia scolastica e spazi sociali. Queste tematiche sono il filo rosso che collega le occupazioni dei tre licei salernitani: corsi autogestiti, aule studio e assemblee: le situazioni aggiornate scuola per scuola.
“I motivi della nostra protesta sono tanti, a partire da una riforma calata dall’alto, la quale persegue obiettivi in antitesi rispetto alla scuola pubblica che i nostri padri costituenti avevano sognato. Le condizioni della sede succursale sono precarie e mettono a rischio le attività scolastiche, oltre che alla sicurezza degli studenti stessi. Siamo fermamente convinti che il diritto allo studio sia oggi negato, anche da una pessima gestione dei trasporti pubblici, i quali hanno costi eccessivi e servizi, a parer nostro, insufficienti. Nella nostra città non esistono spazi di aggregazione, e allo stesso tempo le biblioteche di competenza comunale sono praticamente inaccessibili. Siamo pienamente coscienti del fatto che le nostre azioni non avranno un riscontro pratico immediato, ma con tutto ciò vogliamo lanciare delle idee, le stesse che saranno la base della società del futuro. Noi osiamo inventare l’avvenire.” Queste le parole del comitato organizzativo “Kong 2.0” del liceo scientifico Giovanni da Procida che da venerdì mattina sta occupando la sede centrale di Via Manganario. Dopo i 9 giorni di occupazione dello scorso anno e il cenone della vigilia consumato all’interno delle mura scolastiche, gli studenti sono anche questa volta in prima fila.
Per quanto riguarda il Liceo classico Tasso di Salerno c’è un particolare approfondimento da fare: è la prima occupazione a distanza di 7 anni, a seguito di una particolare gestione scolastica operata da parte dell’ex preside Carfagna. Infatti, il padre dell’ex ministro Mara Carfagna, è attualmente ancora a processo per abuso d’ufficio per via di quando il 5 giugno 2013 negò un permesso anticipato ad una studentessa del liceo Tasso per ragioni di salute.”La motivazione principale dell’occupazione è il lassismo del comune nei riguardi della questione degli spazi sociali. Da troppo tempo abbiamo solo promesse e nessuna certezza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la vendita di spazio donna, che ha privato il centro cittadino dell’unico spazio sociale disponibile. Chiediamo fatti non parole. Certezze non promesse“, queste le parole del rappresentante d’istituto Giovanni Meriani.
“Attraverso questo movimento di occupazione vogliamo portare agli occhi di tutti la progressiva svalutazione della figura dello studente. Siamo contro questa riforma “La Buona Scuola” che non fa altro che privatizzare l’istruzione pubblica, vogliamo dei trasporti pubblici efficienti che siano all’altezza delle esigenze degli studenti pendolari, denunciamo il latitare nella nostra città di spazi sociali di aggregazione per noi ragazzi: per non parlare di biblioteche ed aule studio a Salerno quasi non esistono.” Queste le parole del Comitato Studentesco del liceo Leonardo da Vinci dove la situazione è un po’ diversa rispetto a quella di Tasso e da Procida. Stamattina, a seguito di un momento assembleare svoltosi nel cortile dell’istituto, quando gli studenti stavano per rientrare a scuola per ricominciare i corsi autogestiti hanno trovato la porta d’accesso principale chiusa per mano della dirigenza scolastica e sono dovuti tornare a casa. Ma tutti gli studenti, tramite le parole del rappresentanti d’istituto Vincenzo Taglialatela promettono battaglia: “Non ci arrenderemo“.
Seguono aggiornamenti.
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