La pandemia ha comportato un brusco calo dell’occupazione femminile in Campania, 42mila donne hanno perso il lavoro. Ciarambino: “E’ venuto il momento di agire e di farlo in fretta”
Il Covid ha comportato crisi non solo a livello sanitario ed economico ma anche per quanto riguarda l’occupazione, in particolar modo quella femminile. Il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Valeria Ciarambino, ha voluto far luce sulla situazione: “L’impatto della pandemia sull’occupazione femminile è stato fortissimo. Tante donne sono state chiamate a riorganizzare i ritmi della quotidianità, districandosi tra la cura, l’istruzione e l’educazione dei figli, l’assistenza ai familiari malati o più anziani e le nuove modalità organizzative del lavoro”.
“Secondo l’Istat – aggiunge Ciarambino – sono 42.000 le donne campane che nel 2020 hanno perso il lavoro ed il 73% degli occupati in meno registrato in Campania in questo ultimo anno è costituito da donne. Già prima della pandemia l’occupazione femminile soffriva di una situazione di svantaggio soprattutto nelle regioni meridionali e dunque nella nostra, dove la precarietà per le donne resta decisamente più elevata e sono più diffuse le basse retribuzioni.”
“Oggi però la situazione si è aggravata”. Sottolinea poi il vice presidente: “L’emergenza Covid-19 ha portato le imprese ad affrontare trasformazioni, spesso radicali, che coinvolgono i processi d’innovazione e la transizione verso modelli più sostenibili di produzione. Si prospetta un futuro digitale, tecnologico e sostenibile: è in questi ambiti che si concentrano le maggiori occasioni di sviluppo di carriera per le donne nei prossimi anni e in Campania dobbiamo saper cogliere questa opportunità.”.
“Per questa ragione – conclude Ciarambino – ho chiesto al Presidente della Commissione Speciale Digitalizzazione e Innovazione Gennaro Saiello di convocare una audizione sul tema per trovare risposte politiche che tengano conto dell’impatto della crisi sull’occupazione femminile. E’ venuto il momento di agire e di farlo in fretta“.