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Obiettivo Convergenza, Salerno eccellenza campana

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Obiettivo Convergenza, Salerno eccellenza campana

Ottimi risultati per la Regione Campania, che aderisce in modo esemplare al programma europeo Obiettivo Convergenza. Salerno prima provincia per numero di contratti di rete

La nostra Regione è tra le prime ad aver correttamente recepito l’input offerto dal programma Obiettivo Convergenza: con l’ausilio del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), del FSE (Fondo Europeo di Sviluppo) e del Fondo di Coesione, l’Obiettivo Convergenza ha sostituito il vecchio Obiettivo 1 nello sviluppo dell’innovazione e dell’impresa negli Stati membri e nelle aree meno sviluppate; ed anche noi siamo riusciti a farne tesoro.

Grazie alla Decisione della Commissione Europea 2006/595/CE, le regioni Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia sono state incluse nel programma con stanziamenti pari a € 2.688.520.915 annui per l’implementazione del proprio capitale umano. La Campania, in particolare, è riuscita ad aggiudicarsi il 10° posto nella graduatoria delle Regioni per numero di soggetti aderenti ai contratti di rete. Tra le regioni Obiettivo Convergenza è preceduta soltanto dalla Puglia (292). Il primato nazionale spetta alla Lombardia (1.579) seguita da Emilia Romagna (937), Toscana (665) e Abruzzo (519).

Salerno guida la graduatoria tra le province campane – sempre per numero di soggetti presenti nei contratti di rete – collocandosi al 21° posto della graduatoria nazionale. Dietro Salerno: Napoli (28° posto); Caserta (68° posto); Avellino (88° posto); Benevento (99°).

Obiettivo Convergenza

I dati emergono dall’elaborazione del Centro Studi Ance Salerno e si basano sul rapporto periodico “I contratti di rete – Rassegna dei principali risultati quantitativi” di Unioncamere/Infocamere aggiornato al 1° dicembre 2013. Nel dettaglio analitico – evidenzia il Centro Studi Ance Salerno – sono 62 i contratti di rete attivati in Campania (a dicembre 2013) per un numero complessivo di 194 soggetti aderenti a Obiettivo Convergenza. Salerno, con 89 soggetti coinvolti, guida la graduatoria regionale, seguita da Napoli (76), Caserta (19), Avellino (7) e Benevento (3).

Da un punto di vista di incidenza percentuale, la Campania “pesa” per il 3% sul totale complessivo nazionale (6.385) del numero di soggetti aderenti. Se invece si considera il numero di contratti la Campania “vale” il 4,8% del totale nazionale (1.298).

«È un segnale importante che va nella direzione giusta – commenta il presidente di ANCE Salerno, Antonio Lombardi, a proposito di Obiettivo Convergenza – più aggregazione di imprese, più capacità competitiva dei territori. È un segnale molto significativo, che conferma la dinamicità del tessuto imprenditoriale campano. La realizzazione di percorsi di crescita condivisa da parte di più aziende – prosegue – è una delle opzioni principali per accrescere le potenzialità competitive sia sul mercato interno, che su quello estero. Il contratto di rete, anche grazie all’attenzione che la Regione Campania sta dedicando a questo strumento così rilevante, consente di accelerare i processi aggregativi e di instaurare collaborazioni organizzate di medio periodo, tutelando l’autonomia produttiva e le singole identità aziendali, consentendo, inoltre, l’accesso ad incentivi ed agevolazioni fiscali».

«Al di la dell’aspetto tecnico/giuridico – conclude il presidente Lombardi – va ulteriormente promosso e diffuso l’approccio alla costruzione di reti di imprese e di filiere lunghe di comparto privilegiando, naturalmente, il valore qualitativo delle produzioni. È in questo modo che aumentano le possibilità di conquistare segmenti di mercato ad alto valore aggiunto in termini di redditività degli investimenti».