Inaugurata dal Commissario straordinario della Provincia di Benevento Aniello Cimitile la nuova Sala CED della Provincia
La nuova Sala CED, realizzata con fondi del Bilancio della Provincia, sostituisce quella preesistente, più angusta e non espandibile come quella entrata in funzione stamani.
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Il progetto denominato “Bengov”, la cui gestione è stata travagliata a causa del blocco di fondi regionali di sostegno, è stato curato dai dirigenti e funzionari della Provincia ing. Liliana Monaco (fino a quando è stata al lavoro presso l’Ente), dott.ssa Irma Di Donato e ing. Nico Ranaldo.
Il commissario Aniello Cimitile, nell’esprimere il proprio compiacimento per l’ottimo lavoro portato avanti dai dipendenti della Provincia, ha duramente stigmatizzato le politiche di “austerity” di questi anni che hanno di fatto bloccato gli investimenti in particolare per quanto riguarda l’innovazione e la infrastrutturazione digitale.
A giudizio del Commissario, la mancata distinzione tra “blocco degli sprechi” e “investimenti produttivi”, con il conseguente indiscriminato “taglio lineare nella spesa pubblica”, in particolare per quanto riguarda l’innovazione, ha creato un enorme “gap” tra il nostro e gli altri Paesi ad economia avanzata. Il blocco degli investimenti ha accentuato, secondo Cimitile il ritardo già grave con il quale il Paese ha affrontato il tema dell’innovazione.
“Parlo da docente di Informatica dell’Università degli Studi di Benevento più che da Commissario della Provincia di Benevento: abbiamo creato le condizioni con le politiche di austerity acché il nostro Paese compisse passi indietro e non in avanti sulla infrastrutturazione informatica e sulla digitalizzazione. Abbiamo dato ascolto e campo libero a chi ha voluto il blocco del Pil per inseguire il pareggio di bilancio: il risultato ad oggi è che abbiamo distrutto una parte rilevante della nostra capacità produttiva nei settori tradizionali e stiamo diventando incapaci di competere con i Paesi più avanzati nel campo delle tecnologie avanzate e ad alto valore aggiunto di innovazione. E’ stata una scelta scellerata che ci sta facendo perdere anche le competenze professionali. Queste infatti emigrano all’estero. L’Università degli Studi del Sannio forma ottimi informatici che però trovano lavoro fuori dal nostro Paese. Lo stato dell’informatizzazione della Pubblica Amministrazione italiana è miserando e provo una sincera pena quando lo confronto a quello degli altri Paesi avanzati. Quando lascio la scrivania alla Provincia e torno sulla cattedra dell’Università del Sannio entro in un altro mondo; quando faccio il percorso inverso compio un passaggio verso gli Inferi”.
“Inorridisco – prosegue – al solo pensiero che la Provincia di Benevento abbia potuto assumere un esperto in informatica solo pochi anni or sono. Da qualche mese si sta dicendodi un piano di nazionale di razionalizzazione delle sale CED di tutta la P.A. e, pertanto, le Regioni si stanno attivando: tra le possibili soluzioni i CED regionali potrebbero ospitare i server di diversi altri Enti. Ebbene, io da esperto in Informatica dico che il Ced della Regione Campania è già oggi obsoleto. In ogni caso, mentre chiacchieriamo di queste cose non abbiamo la consapevolezza che si tratta di tempi lunghi ed i risultati potrebbero non essere quelli sperati. Infine vorrei ancora una volta dire a chi accusa i dipendenti della Provincia di essere lavativi che molti degli Uffici, in presenza del blocco del turn over, si reggono esclusivamente sulla buona volontà e sullo spirito di abnegazione dei dipendenti”.