È durato dieci lunghissimi anni, l’incubo di una quattordicenne che ha subito molestie sessuali da parte del nonno materno sin dall’età di quattro anni

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“Io non voglio andare a trovare i parenti a Salerno”. Queste le parole della ragazzina ripetute ai propri genitori che non comprendevano il motivo per il quale non volesse vedere il proprio nonno. Inizialmente i genitori pensavano a dei semplici capricci adolescenziali quando venivano supplicati dalla figlia per non andare da quel nonno che poi si è rivelato un vero e proprio “nonno orco“.

Soltanto in età adolescenziale la ragazza ha avuto il coraggio di denunciare il nonno raccontando la sua triste esperienza ad uno psicologo tramite chat.

Quest’ultimo ha subito presentato un esposto alla magistratura.

L’ottantenne salernitano è stato rinviato a giudizio davanti al Tribunale di Salerno, Berni Canani, su richiesta del pubblico ministero Roberto Penna, per gli abusi sessuali messi in atto nei confronti della nipote e gli è stato disposto l’assoluto divieto ad avvicinarsi alla nipote.

Nel corso dell’inchiesta sono state accertate le responsabilità dell’uomo che vantava già una serie di numerosi precedenti penali per atti di libidine negli anni ‘60.

Si è scoperto quindi, che il nonno D.T. quando la ragazzina veniva in vacanza a Salerno, approfittava dei momenti in cui erano soli e si accingeva a toccarla come non avrebbe mai dovuto fare.

I palpeggiamenti nelle zone pubiche rappresentavano ormai la quotidianità. Il vecchio si era spinto fino a compiere atti sessuali con la nipotina.

La ragazzina compiva da tempo atti di autolesionismo in un disperato tentativo di ribellarsi alla sua situazione. Insomma, un’esperienza traumatica che segnerà per sempre la sua esistenza.

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