Il brano Non È Tempo Per Noi è comparso, per la prima volta, come singolo estratto dal disco Ligabue del 1990. Esistono due versioni del brano: quella originale caratterizzata da un suono blues e la versione live che è decisamente rock
Non È Tempo Per Noi, in chiave universalista, tratta di tutte quelle persone, da qui il “noi” del testo, che vivono inseguendo i propri sogni, lontani dalla forma mentis di un mondo che non fa per loro; si tengono sempre fedeli a se stessi, alle proprie idee e stili di vita che, nonostante tutto, sono decisi a non cambiare mai.
Ci han concesso solo una vita / Soddisfatti o no qua non rimborsano mai / E calendari a chiederci se / Stiamo prendendo abbastanza abbastanza / Se per ogni sbaglio avessi mille lire / Che vecchiaia che passerei
Strade troppo strette e diritte / Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po’ / Che andare va bene però / A volte serve un motivo, un motivo / Certi giorni ci chiediamo è tutto qui? / E la risposta è sempre sì
In questa prima strofa, subito si rende evidente il motivo di fondo del brano: quella che è la normalità di alcune persone è un modus operandi decisamente diverso da quello radicato nel sentire comune; molte volte capita di non essere accettati dalle persone che credono di comportarsi seguendo i propri schemi mentali, ma che, in realtà, seguono semplicemente la massa, omologandosi a essa.
Non è tempo per noi che non ci svegliamo mai / Abbiam sogni però troppo grandi e belli sai / Belli o brutti abbiam facce che però non cambian mai / Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai
Il tutto viene meglio esplicitato dal ritornello secco, diretto: la vita che si accetta stoicamente per quello che è, ma di cui si è insoddisfatti, soprattutto per la costante tensione verso obiettivi che non si riescono quasi mai a raggiungere e ideali che vengono quotidianamente frustrati dalla realtà delle cose.
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Se un bel giorno passi di qua / Lasciati amare e poi scordati svelta di me / Che quel giorno è già buono per amare qualchedun’altro qualche altro / Dicono che noi ci stiamo buttando via / Ma siam bravi a raccoglierci
La seconda strofa, breve e interamente rivolta alle donne, mette in risalto l’amore vissuto con uno spirito che si potrebbe definire borderline: forse rassegnato ai casi della vita, pronto all’accettazione dei colpi del Fato, ma anch’esso sottoposto a una continua e mai doma tensione di ricerca.
Non è tempo per noi che non ci adeguiamo mai / Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai / Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai / Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai
Non è tempo per noi che non vestiamo come voi / Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi / Forse ingenui o testardi, poco furbi casomai / Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai
Dunque, Non È Tempo Per Noi, è un vero testo rock, e, in quanto tale, diretto, aspro e minimalista: è la canzone di quelli che vivono ai margini, fuori da qualsiasi schema, ma, se pur con mille difficoltà, si sentono ancora vivi.
È la descrizione, tirando le somme, di un’esistenza non proprio felice, ma, almeno, vissuta perennemente in modo consapevole: si è consapevoli di essere sopra le righe, ma si è pure decisi quanto mai a non voler cambiare perché, in fin dei conti, i sogni servono per vivere o, quantomeno, per sopravvivere.