Pareggio che fa più morale che classifica per la Salernitana. Al “Villafuoco” di Mugnano finisce 2-2 una partita che i granata agguantano nel finale, evitando la terza sconfitta in quattro partite.
Comincia con un pari sofferto ma tutto sommato positivo (considerando i due soli allenamenti svolti dalla squadra) la nuova avventura di Carlo Perrone sulla panchina salernitana. Ora però, già a partire da domenica all’Arechi con il Foligno, un unico imperativo dovrà guidare la truppa granata: vincere.
La gara di ieri contro l’Arzanese ha visto una Salernitana opaca per gran parte della partita, con le solite lacune in fase difensiva e incapace di pungere in avanti, ma in grado di avere un sussulto d’orgoglio nel finale e riacciuffare una partita che sembrava ormai segnata.
Perrone schiera i suoi con un centrocampo a tre e piazza Mancini alle spalle di Ginestra e Gustavo. I granata, come palesato nelle tre precedenti uscite stagionali, soffrono maledettamente sulle corsie esterne e al 18’ subiscono il primo schiaffo dei padroni di casa che passano in vantaggio con un diagonale di Sandomenico. La reazione degli ospiti si materializza due minuti più tardi, quando Capua avrebbe sulla testa la palla del pareggio ma liscia incredibilmente la sfera. E’ tutta qui la Salernitana, che al 60’ va nuovamente vicina al pari con un traversone sbagliato di Chirieletti che si stampa sul palo. Ma i granata continuano a subire il forcing degli uomini di Rogazzo e le occasioni costruite sembrano più frutto del caso che di idee. Al 74’ l’Arzanese raddoppia: sugli sviluppi di un corner è imbarazzante la libertà concessa a Riccio, che di testa realizza il 2-0. A questo punto la Salernitana reagisce e al 78’ accorcia le distanze con un diagonale di Montervino che riapre la partita. Il team di Perrone spinge finalmente sull’acceleratore e all’86’ trova l’insperato pareggio: Ginestra raccoglie uno spiovente di Montervino e mette al centro un pallone su cui Guazzo si tuffa di testa fissando il risultato sul definitivo 2-2.
Finisce così ma i circa cento tifosi giunti da Salerno non gradiscono e rifiutano il saluto dei propri beniamini: c’è da riconquistare l’entusiasmo della piazza ed ora solo le vittorie possono riuscire in questo intento.