L’Assessore all’ambiente ed ecologia di Nocera Inferiore, Nicoletta Fasanino, attraverso una nota vuole confermare un maggiore controllo sulla qualità delle acque del fiume Sarno. “Non mancano idee e volontà, occorrono però senza dubbio risorse da impiegare”
L’arrivo del Coronavirus a Nocera Inferiore ha causato parecchi problemi ai cittadini, ma, d’altro canto, ha portato anche dei benefici come il ritorno allo stato d’origine del Fiume Sarno, da tempo sempre inquinato a causa dei rifiuti industriali sversati nel corso d’acqua. La deputata del Movimento 5 Stelle, Virginia Villani, in questi giorni ha chiesto al Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica, l’avv. Mario Rosario D’Angelo, di attivare un’attenta attività di monitoraggio degli sversamenti illeciti e degli scarichi abusivi nel Fiume Sarno. Arriva dal Comune, come risposta alla grillina, una nota dell’Assessore all’ambiente ed ecologia Nicoletta Fasanino che fa sapere che ci saranno maggiori controlli sulla qualità delle acque ma c’è bisogno di impiegare delle risorse.
La nota dell’Assessore Fasanino
“Raccogliamo favorevolmente l’invito dell’Onorevole Villani a garantire un maggiore controllo del territorio in ordine alla qualità delle acque del Fiume Sarno e affluenti. Consapevoli però della necessità di risorse professionali e strumentali che possano consentire la costituzione di una task force da impiegare allo scopo, nonché per ridurre la percentuale di prescrizioni dei reati, l’Amministrazione Comunale di Nocera Inferiore è disponibile sin da subito ad interloquire con le rappresentanze politiche nazionali e con gli Enti ed Istituzioni da coinvolgere al fine di concretizzare quanto indispensabile allo scopo. Bisogna agire nel più breve tempo possibile per preservare i “benefici ambientali” indotti dal lockdown, ma anche per dare un segnale concreto alle comunità che rappresenti un volano per la ripresa nel post emergenza. Recenti esperienze maturate sul territorio hanno dimostrato che per le attività di monitoraggio e controllo in materia ambientale è necessario affidarsi a nuove tecnologie di raccolta e gestione dei dati come, ad esempio, i droni e i sistemi informativi territoriali che consentano ai diversi enti competenti di adottare un approccio sistemico ed integrato a cui affiancare gruppi interforze con competenze diversificate per snellire e rendere efficaci procedure, indagini e attività. Non mancano idee, procedure operative e volontà per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente, occorrono però senza dubbio risorse da impiegare.“