Sembra che il tema Riqualificazione e Rilancio sia un trend utilizzato da tutti i comuni dell’Agro in questo periodo, che vengono ripetute in tutte le proposte comunali. Infatti dopo l’approvazione del preliminare del Piano Urbanistico Cittadino a Sarno, anche Nocera Inferiore ha offerto un incontro con la popolazione al fine di proporre nuove idee per riassettare l’urbanistica cittadina su piccola e larga scala. La conferenza tenuta ieri, venerdì 4 ottobre, al palazzo comunale dal titolo “Cittanova, dall’Utopia allo sviluppo possibile: le trasformazioni della città” ha voluto lanciare le basi per lo sviluppo.
Le introduzioni alla conferenza sono state curate dal sindaco Torquato e dall’assessore all’urbanistica Amato, spiegando come nasce l’idea del progetto Cittanova. Il sindaco di Nocera ha espresso parole dure sulla gestione degli ultimi anni definendola ottusa e senza un’idea coerente che ha portato solo ad una colata di cemento. In effetti, l’urbanistica degli ultimi anni è stata una speculazione senza controllo che andava pari passo alla crescita economica.
L’assessore all’urbanistica Amato ritiene importante il riappropriarsi dei propri spazi perchè la zona risulti vivibile e fruibile alle generazioni future. Anche lui ha accusato la speculazione urbana che ha portato alla crescita disordinata senza struttura, espandendosi in zone che averebbero potuto avere una migliore gestione come la zona di monte Albino e le sue pendici o i corsi d’acqua.
In seguito, l’architetto Scoppetta ha aperto un ampia pagina su tutte le possibili opere che potrebbero portare un evoluzione urbana alla città di Nocera. Dopo tanti anni l’Agro viene riconosciuto come un centro focale delle produzioni e polmone della produttività che rifornisce Salerno e che si collega con Napoli.
In base alla sua valutazione, ha fatto notare che i viadotti principali della Campania non hanno un collegamento intermedio tra di loro se non nelle grandi città. Circumvesuviana, linea storica, autostrada A30, l’A3, le circumvallazioni, l’interconnessione Sarno non hanno dialogo tra di loro e, secondo il progetto, la costruzione di un nodo di scambio a Fosso Imperatore potrebbe risolvere il problema mobilità nella zona Agro-Nocerino.
Gli altri due punti principali che ha trattatto l’architetto Scoppetta per la riqualifica della zona è l’istituzione di parchi agricoli, che aiuterebbero al ristabilire l’economia di base e darebbe un controllo e una tutela maggiore alla gestione delle aree agricole del paese. Il terzo punto è la riorganizzazione della vita sociale, con la creazione di servizi al cittadino e rivalutazione delle zone verdi, archeologiche e, possibilmente, anche un rilancio del turismo locale. Grande importanza viene data anche alla scuola che non deve essere una gabbia per ragazzi ma un vero e proprio campus che accoglie i giovani e lavora per la loro integrazione sociale.
Il progetto si è dimostrato interessante e ambizioso agli occhi dei partecipanti alla conferenza che, nel dibattito che ha seguito l’esposizione del progetto, hanno valutato tutti i pro e i contro. Il professor Giordano di RFI ha sottolineato che sarebbe molto più importante un’opera funzionale che artistica e di puntare principalmente alla mobilità cittadina piuttosto che intasare le linee con ulteriori scali commerciali. Altri partecipanti, tra cui il presidente di Confindustria Maccauro, hanno espresso che il progetto, per essere funzionale, dovrebbe avere la sinergia totale tra le istituzioni e una gestione trasparente tra privati e enti pubblici.