A Nocera Inferiore la sanità pubblica non gode di buona salute. Il sindaco Manlio Torquato dice la sua sul suo profilo Facebook
“L’INFARTO UCCIDE SOLO D’ESTATE” così esordisce a caratteri maiuscoli il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, che ha voluto dire la sua sulla situazione in cui riversa l’Ospedale Umberto I dove c’è carenza di personale.
Di seguito il post integrale pubblicato sul profilo Facebook del sindaco di Nocera Inferiore:
“Ora, è chiaro che a morire non ci pensiamo proprio, tutt’al più ci pensa il Padreterno, noi faremo la parte nostra a cercare di salvarci la pelle, se dovesse (facendo scongiuri)…a costo di ricoverarci a Salerno.
Ma vorremmo venire fuori da questa dinamica perversa degli annunci cui non seguono i fatti, delle graduatorie che non scorrono o delle mobilità che non mobilitano. E dell’UTIC che va in riduzione di posti perché il personale non c’è. Non so se il vecchio primario, Capuano, fosse un eroe o un incosciente, o se il nuovo oltre che bravo, sia più prudente che coscienzioso, certo che le estati passano, l’Umberto I resta (così com’è) e i posti si riducono, perché di personale (dove servirebbe) medico e paramedico manco l’ombra.
Non conosciamo le dinamiche dell’ASL Salerno e della sua Direzione commissariale, cui vogliamo (vogliamo?) dare ancora fiducia, ma sta cosa non sta più in piedi. Sotto nessun aspetto.
Dall’Azienda sanitaria dell’Agro (mancata) al DEA di 2° livello (promesso ma inesistente) al personale che manca d’estate.
E se ci viene l’infarto speriamo ci siano almeno i posti letto.
Giorni fa di rientro da Scafati dove una Pneumologia brillante ma monca del resto occupa un Ospedale rinnovato e semideserto come i tedeschi occupavano Stalingrado, ho avuto la misura di cosa la politica (tutta) abbia generato negli ultimi 15 anni nella sanità. Non solo debiti ma anche scelte irrazionali. Lì una manciata di medici e paramedici della cardiologia che servirebbero qui. Come già a Sarno.
Intanto noi contiamo le pecore, che, come noto, non pascolano solo a Vallo, luogo salubre e poco affollato e come tale con qualche paramedico in più del necessario. E incrociamo le dita. Intanto una commissione non ce la neghiamo e la convochiamo da QUI, per la settimana entrante e Iervolino permettendo, perché tanto, più nera d’a mezzanotte nun po’ venì.“