Amianto e indennità negata, sentenza storica: lavoratore batte l’Inps
Il caso riguarda l’opificio Marzotto. La Cassazione accoglie il ricorso di un 85enne di Nocera Inferiore e stabilisce che la prescrizione per la richiesta di indennità va calcolata dal momento in cui il lavoratore ha avuto la consapevolezza del pericolo amianto incombente.
Una sentenza storica, destinata a fare giurisprudenza: la Cassazione accoglie il ricorso di un ex operaio della Marzotto, ora 85enne, originario di Nocera Inferiore, e stabilisce che ha diritto alla maggiorazione della pensione per l’esposizione ultradecennale alle polveri di amianto. Ne dà notizia Salernotoday.
L’ordinanza della Cassazione stabilisce che la prescrizione per la richiesta di indennità va calcolata dal momento in cui il lavoratore ha avuto la consapevolezza del pericolo amianto incombente. Non deve essere calcolata, dunque ,in base alla data in cui il lavoratore è andato in pensione. La sentenza ribalta quanto era stato stabilito dalla Corte d’Appello di Salerno.
L’esposizione e il contatto con la fibra killer può far ammalare le persone anche molti anni dopo la fine del rapporto di lavoro. Su questo elemento ha fatto leva la Cassazione mettendo in luce un diritto che all’ottantacinquenne di Nocera Inferiore era stato sempre negato, così come ad altri dipendenti di molte aziende.