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PAS, studenti UNISA contro il decreto ministeriale

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PAS, studenti UNISA contro il decreto ministeriale

I PAS (Percorsi Abilitanti Speciali) costringeranno gli studenti italiani di Scienze della Formazione ad accontentarsi del medesimo punteggio dei “colleghi” diplomati. UNISA parte con la protesta

Lo scorso 19 dicembre, alle 12.30, un gruppo di studenti di Scienze della Formazione Primaria (Rocco Mannetta, Maria Teresa Speranza, Valentina Manzo, Emilia Polichetti, Lucia Apuzza), supportato dal Prof. Antonio Marzano dell’Università degli Studi di Salerno, si è riunito per discutere sulla questione dei PAS (Percorsi Abilitanti Speciali).

Da qui ha preso l’avvio di una campagna studentesca targata UNISA contro la recente soluzione ministeriale, un decreto destinato a gravare su tutti gli studenti italiani di SFP (nuovo e vecchio ordinamento) che verrebbero affiancati, in seconda fascia, ai diplomati del 2001/2002 con almeno 540 giorni di servizio maturati nel sistema scolastico nazionale.

PAS

“I PAS sono uno scandalo” recita il motto del gruppo Facebook Noi di UNISA diciamo: NO AI PAS!.  Infatti, le università presenti in Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia hanno già accolto il Decreto Ministeriale datato 23 marzo 2013 (che sancisce l’istituzione dei Percorsi Abilitanti Speciali), mentre altre Regioni – come Piemonte e Toscana – si schierano dalla parte opposta. A Salerno, la questione è stata sollevata proprio dal Prof. Marzano che, d’accordo con gli studenti della Facoltà e la loro rappresentante Valentina Manzo, ha generato a dicembre una prima ondata di emails contro il decreto, ottenendo putroppo scarsi risultati.

In pratica, la normativa sancirebbe una collocazione identica ai diplomati senza un percorso di laurea adeguato (e con l’unico merito di aver già prestato servizio presso istituti paritari o statali) rispetto ai colleghi universitari con ben 5 anni di studi e un tirocinio professionale in più. “Inoltre, molti di noi – spiega la dott. Maria Teresa Speranza – sono già al secondo titolo di laurea: Rocco è già laureato in Lettere, Lucia in Lingue, io in Storia e Filosofia; e gli studenti nella stessa situazione sono tantissimi. Dunque – prosegue – oltre al danno, la beffa: a marzo, con l’apertura delle graduatorie, anche dei pluribocciati potranno confluire nella medesima fascia senza alcuna differenza di punteggio, replicando un problema che si era già verificato con l’attuazione dei TFA”.

Ora, l’obiettivo degli studenti salernitani è quello di fissare un incontro nel mese di gennaio, in vista di una manifestazione nazionale che vedrà partecipi numerosi studenti provenienti da tutt’Italia. “Sulla questione dei TFA e dei PAS non c’è mai stata chiarezza: ora siamo costretti a subire una situazione davvero paradossale”. Probabilmente, questa è solo una delle vicende di primaria importanza sulle quali il nostro Governo sarà costretto, prossimamente, a riflettere.