Nasce “Per il Territorio”: 19 associazioni, fondazioni e comitati per chiedere le revoca della realizzazione dell’impianto di trattamento di rifiuti a Pontecagnano Faiano
Si è costituito ufficialmente il comitato spontaneo “Per il Territorio”. Diciannove fra associazioni, fondazioni e comitati hanno deciso di unirsi e deliberare la nascita del comitato per chiedere che venga revocata la realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti organici da 30mila tonnellate previsto nella zona industriale di Sant’Antonio di Pontecagnano Faiano e di tutti gli atti ad esso collegati.
Un’esigenza dettata dagli ultimi provvedimenti del sindaco, che hanno impresso un’accelerata al processo di realizzazione dell’impianto in piena fase pandemica e che hanno reso non più rinviabile una presa di posizione da parte di commercianti, imprenditori e realtà associative del territorio.
Nello specifico, il comitato chiede all’amministrazione comunale di valutare alternative più sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale quali: il conferimento dei rifiuti organici presso l’impianto di compostaggio di Salerno, situato a pochi passi dal confine con Pontecagnano Faiano ed operante al di sotto della capienza; l’utilizzo dell’area di Sardone, già adibita al trattamento dei rifiuti e facilmente convertibile in impianto di compostaggio; la possibilità di favorire la diffusione e l’utilizzo degli impianti di compostaggio di prossimità, meno impattanti per il territorio.
L’iniziativa, aperta a tutti i contributi esterni e a chiunque altro condivida i principi ispiratori, nasce dalla volontà di ampliare il più possibile la partecipazione ed informare i cittadini in maniera puntuale sul tema.
L’idea fondativa del comitato, sostenuto anche dal mondo dell’impresa e dal presidente provinciale di Coldiretti e presidente del consorzio Rucola Igp Vito Busillo, è che lo sviluppo futuro di Pontecagnano Faiano debba essere basato sulla valorizzazione delle sue eccellenze produttive e delle sue bellezze, soprattutto in senso turistico.
Dibattito reale, dunque, e non la finta partecipazione messa in campo dall’amministrazione solo a cose fatte.
All’atto della costituzione i membri del comitato hanno deciso di nominare un direttivo così costituito:
– Giuseppe Bisogno (Fondazione Picentia)
– Maria Giannattasio (Centro Commerciale Naturale Pontecagnano C’Entro)
– Gianluca Procida (Pro Loco Etruschi di Frontiera)
– Aniello Colonnese (Comitato Zona Industriale Sant’Antonio)
– Serena Ranieri (Comitato “Difendiamo la città”)
«Portiamo la discussione nel campo della partecipazione democratica» affermano i membri del direttivo: «Su un progetto di questo tipo la comunità andava coinvolta in maniera concreta e non con iniziative di facciata. Il fatto che tante realtà associative, tanti imprenditori e tanti cittadini abbiano deciso di impegnarsi in prima persona a difesa del territorio dovrebbe indurre chi governa ad una riflessione sull’opportunità di realizzare l’impianto. Dal canto nostro avanzeremo proposte e soluzioni».
Queste le associazioni aderenti:
– ASSOCIAZIONE CITTA’ PROTAGONISTA
– ASSOCIAZIONE RIONE PODESTA’
– S.F. PONTECAGNANO ASD
– ASSOCIAZIONE OMBRA
– CONSORZIO PONTECAGNANO C’ENTRO
– COMITATO DIFENDIAMO LA CITTA’
– ASSOCIAZIONE NUOVA PICENTIA
– ASSOCIAZIONE IMPEGNO SOLIDARIETA’
– ASSOCIAZIONE IL MIGLIO VERDE
– FONDAZIONE PICENTIA
– ASSOCIAZIONE OPEN
– COMITATO TUTELAMBIENTE
– ASSOCIAZIONE COLORE
– SPORTING ASD
– COMITATO ZONA INDUSTRIALE SANT’ANTONIO
– ASSOCIAZIONE RINASCIMENTO 3.0
– ASSOCIAZIONE IL PONTE PER IL FUTURO
– PRO LOCO “ETRUSCHI DI FRONTIERA”
– ASSOCIAZIONE FREEDOM