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Niccolò Fabi all’Università di Salerno: ECCO una buona idea

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Niccolò Fabi all’Università di Salerno: ECCO una buona idea

Un incontro coinvolgente e acceso in un teatro d’ateneo stracolmo, per un nuovo evento targato DaviMedia: l’arrivo al campus di Fisciano del cantautore Niccolò Fabi. Il musicista romano ha trascorso l’intera giornata a Salerno, prima incontrando i fan all’ università, poi presentando il suo nuovo disco ECCO, presso il negozio Disclan a Corso Vittorio Emanuele, insieme agli amici Pier Cortese e Roberto Angelini.

La chitarra acustica è stata una grande invenzione” esordisce Fabi “invece della elettrica, si poteva suonare qualcosa che “fa” comunicare le nostre emozioni, appoggiandola direttamente sul petto, sul cuore, da dove queste emozioni escono”. Niccolò Fabi ha conferito anche una laurea in Codicologia. “Vi invidio” ha spiegato Fabi agli studenti “quando ero all’università io, era un caos, perché ti dovevi spostare di continuo da una parte all’altra della città. Invece quel periodo dovrebbe essere legato a qualcosa di bello e irripetibile, ed è importante collegare tutto a un posto ben preciso e vivibile come quest’università”. Molte le domande sul nuovo disco. “ECCO è nato con l’accumulo graduale di idee e sollecitazioni che avevo messo da parte” spiega Fabi “poi quando la sensazione che queste storie abbiano un motivo per essere pubblicate, e soprattutto aggiungere qualcosa a quello che ho già fatto, entro nell’idea di fare un album”.

Naturale che la paura di sbagliare c’è sempre. “Sono il primo a chiedermi se quello che faccio è bello o giustificabile” continua “poi cerco un editore e poi un pubblico, ma so che le persone che mi seguono si arrabbierebbero se facessi una cosa in cui non credo. C’era un forte motivo per cui questo disco uscisse” precisa “dovevo raccontare alcune cose che mi erano capitate”. Fabi è in campo anche per dare una mano, soprattutto in Africa “Adoro viaggiare, perché si ha la giusta prospettiva della realtà” spiega “sapere che già a soli 250 o 6 mila chilometri da casa cambia qualcosa nella normalità. Quando ho incontrato Medici con l’Africa si è aperta una finestra: capisci che esistono storie che ti cambiano la vita, come questi medici che hanno deciso di fare medicina in posti sperduti del globo, in ospedali rurali”. Un’esperienza che ha segnato il musicista romano “Lì ho capito che bisogna uscire dai propri panni per cercare di migliorarci” aggiunge “perché la vita deve tenere per forza conto del tempo da passare con gli altri”.

Ma non sono mancati i momenti ironici, dove Fabi ha scherzato anche su se stesso “Un mio amico mi chiama poeta pelvico” precisa sorridendo “perché cerco di unire poesia e spiritualità attraverso un ritmo per lo più funky… che insomma ti fa muovere!”. C’è tempo anche per la band dei sogni “Jaco Pastorius al basso, Stewart Copeland dei Police alla batteria, Robert Smith dei Cure alla chitarra e il grande Keith Jarrett al piano. L’album dove avrei voluto suonare, invece” conclude l’artista “è Déjà vu di Crosby, Stills, Nash & Young, perché in quel disco si divertono davvero alla grande”. Finale stratosferico: Niccolò suona Una buona idea, in acustico, poi l’assalto dei fan per una foto o un autografo. Un incontro eccezionale, con un Artista vero, un altro grande successo in pieno stile Davimedia. Prossimo appuntamento il 4 dicembre, con un altro grande della musica: Max Gazzè.