Ha avuto inizio il 15 Novembre 2013, la tre giorni di Sant’Antonio Abate (Na) del simpatico evento “Di Vin Castagne” .
La rassegna di folklore, tradizioni e buona cucina, voluta fortemente da tanti Cittadini Abatesi guidati da Carmine D’Aniello, ha un programma veramente ricco. Tutta la grande piazza antistante la Casa Comunale per tre giorni viene allestita con tante postazioni che rievocano la tradizione di questo centro a vocazione contadina, ma che fin dagli anni cinquanta ha sviluppato molti siti industriali per la conservazione del pomodoro pelato.
Il tema dominate sono le castagne, che proprio in questo periodo dell’anno sono degustabili per la loro bontà e freschezza. In tanti modi si possono gustare tutte le varietà, ma dominante è la procedura delle “Caldarroste” su grandi graticole a fuoco vivo, come indicato dall’antichissima tradizione.
Alcune massaie sono poste alla preparazione del taglio, che deve essere eseguita a regola d’arte per evitare lo scoppio della buccia e per facilitare la sbucciatura eseguita dal consumatore quando il frutto scotta ancora, in modo da poter far conservare il suo caratteristico profumo e sapore.
Bevanda unica che deve accompagnare le castagne è il vino. Non mancano allora le postazioni dove è possibile degustare tutti i più nobili vini di terra Campana. Sempre per la gioia del palato girando è possibile assaggiare il dolce naturale del miele e suoi prodotti derivati (pappa reale, polline, propoli ecc.) con tante aziende agricole produttrici sul territorio ai piedi dei Monti Lattari. Monti Lattari presenti anche con la Slow Food con la sua Condotta, che ha proposto un ricco menù, a partire dagli antipasti per finire ai dolci con l’ingrediente principe: la castagna.
Simpatico il museo Contadino con tanti attrezzi ed armamentari ormai non più in uso, ma che rievocano in modo genuino le radici della vocazione Abatese.
La novità della manifestazione è però rappresentata da uno stand dove si pubblicizza uno sport nuovo perla città. Infatti “La Compagnia degli Arcieri Doria”, che altro non è che un’Associazione Sportiva Dilettantistica, sponsorizza l’iniziazione all’affascinante sport del tiro con l’arco. La coreografia medioevale dei componenti rievoca tutti i fasti di questo antico modo di fare sport e caccia.
In questo panorama, il Sovrano della serata è stato Tony Tammaro che ha letteralmente stravolto Piazza della Libertà. Le sue canzoni hanno così coinvolto il numeroso pubblico che la sua voce, nonostante l’ottima amplificazione, veniva sovrastata dal coro che conosceva dettagliatamente tutti i suoi caratteristici testi.
Il “Singolare Artista” con la genuina disponibilità Partenopea si è poi intrattenuto con gli spettatori arricchendo ancora di più il suo caratteristico concerto. Un’attenzione di riguardo l’ha posta con Zerottonove, rilasciandoci in esclusiva la Sua intervista e per di più in rigorosa sua “Lingua Madre”.
Tony Tammaro 2013 a S.Antonio A.
P.D.: “Tony un tuo parere, dall’alto della Tua geniale simpatia, per Sant’Antonio Abate Na”
Tony Tammaro: “ Eeeoo! Mi sono divettito, è stata veramente una serata di altisimo livelo. Ho detto livelo, perché io pallo TAMMARRO. Non mi aspettavo che nonostante siamo a Novembre, perché la beleza del SUD è proprio questa, la piaza era piena e abbiamo cantato all’apetto e c’era un sacco di gente. Quindi nonostante il feddo tutti sono rimasti fino alla fine e secondo me tutti sono rimasti soddisfatti. Io ancora di più, pecché conoscevano a memoria tutte le mie canzoni e lo dico un’altra votta è stata una serata veramente A’ Livelo”
P.D. : “ E le bontà CULINARIE? Addirittura hanno scomodatola SlowFood con la presenza del Presidio dei Monti Lattari?”
Tony Tammaro: “ Quelle niente, perché mi hanno preso da dentro la machina e mi hanno schiàffàto sul palco, mò se è avanzato qualcosa, dopo lo spettacolo faccio un giro per vedere di ripulire qualche bancarella!”
Dopo questa prima serata allora appuntamento tutti a Sant’Antonio Abate con il seguente programma:
Da Zerottonove, che dà la notizia a chiare lettere e a belle foto: “Buon appetito a tutti”.