Calano le luci sulla terza edizione del Campania ECO Festival, manifestazione nocerina che, anche quest’anno, nella serata finale dell’ 8 giugno all’isola ecologica di Fosso Imperatore, a Nocera Inferiore, ha visto la partecipazione ricca e interessata da parte del pubblico, delle istituzioni, degli attivisti del mondo green e delle associazioni intervenute e presenti al concerto. L’associazione Campania ECO Festival, rispetto alle precedenti edizioni, ha voluto valorizzare le attività messe in campo durante tutto l’arco della manifestazione, partita lo scorso 23 maggio dal Marte Mediateca di Cava De Tirreni, con un calendario di appuntamenti rivolti alle nascenti professioni della green economy, al ruolo chiave svolto dai consorzi nazionali di riciclaggio, raccolta e recupero dei rifiuti e all’importanza ricoperta dal rispetto della raccolta differenziata.
Queste le ragioni degli interventi che si sono succeduti nei giorni 6 e 7 giugno nella Sala Polifunzionale della Galleria Maiorino di Nocera Inferiore, dove a prendere la parola sono stati i rappresentanti delle istituzioni locali, delle associazioni e degli addetti ai lavori che operano sul territorio nazionale e che hanno fatto della tutela, della salvaguardia ambientale e della green economy il loro credo quotidiano.
Dal sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato a Tonia Lanzetta, assessore alle politiche ambientali e ecologia ad Andrea D’Ambrosio, regista del docufilm Mezzogiorno – Le ragioni di un fallimento a Vittorio Sangiorgio, presidente della Coldiretti Salerno; e ancora Giusi Carnimeo, responsabile Gestione sviluppo e raccolta del CIAL, Franco Matrone di Zero Waste Italia e Rossano Ercolini, premio Goldam Environmental Prize 2013, promotore della movimento Rifiuti Zero, ospite dell’anteprima del festival, lo scorso 31 Maggio.
Emozionante l’appuntamento finale del Campania ECO Festival, che anche quest’anno chiude in musica la sua terza edizione. Ad aprire l’esibizione degli ospiti, la band che lo scorso 23 maggio si era aggiudicata la finale del DifferenziaRock Contest al Marte Mediateca di Cava De Tirreni, i Fabrizio Frigo & The Freezers, band fiorentina caratterizzata da uno spiccato umorismo e da una buona e massiccia dose di rock ed elettropop.
Pochi minuti di attesa e il pubblico può godersi le note elettroniche del primo ospite della serata, Meg, che a breve pubblicherà il suo terzo album da solista e che ha portato sul palco i due singoli che ne anticipano l’uscita, Promemoria e Il Confine Tra me e te, ma anche i suoi vecchi successi. “Sono davvero contenta di partecipare ad un’iniziativa come la vostra” commenta l’artista “dove ecosostenibilità e ambiente siedono in prima fila. La mia idea di ecosostenibilità e di rispetto dell’ambiente parte dal quotidiano, dalle cose più semplici. Anche per me non è semplice, ma faccio il possibile per rispettare la raccolta differenziata che faccio a casa. Questo perché credo sia nelle mani di ogni singolo individuo la sorte del nostro pianeta” conclude Meg “ e nella sensibilità con cui, ognuno, si avvicina a queste tematiche. Sarà quest’attenzione a decidere le sorti dei nostri figli e di chi ci seguirà”.
Interessante il green carpet che anche quest’anno ha fatto da spartiacque tra un’esibizione e l’altra e che ha visto alternarsi sul palco i contributi di Goffredo Locatelli, dell’associazione contro le mafie, Libera, di Roccandrea Iascone, responsabile della comunicazione del consorzio Ricrea, del regista Andrea D’Ambrosio e del presidente della Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio che ha ribadito come l’agricoltura possa contribuire a risollevare le sorti dell’occupazione giovanile di tutta la Valle Del Sarno, in un momento così delicato per tutto il territorio.
Poco prima della mezzanotte, a salire sul palco il trio bresciano degli Aucan, band dal tiro decisamente elettronico, grandi sostenitori di sonorità e di sperimentazioni sonore provenienti dalla dubstep d’oltre manica e dalla musica techno tedesca e olandese.
“Un mondo fatto di rifiuti. Perché, no?” commenta Jo Ferlinga, chitarrista e cantante della band “Un mondo dove ogni cosa viene riciclata e riusata, evitando gli sprechi e la produzione di prodotti che vengono lanciati sul mercato solo perché di moda e che poi è difficile differenziare e smaltire. In questo caso” conclude “credo sia necessario dare prima spazio all’attenzione dei materiali con cui vengono prodotti, alla loro utilità e, infine, al piacere di averli tra le mani”.