Musée éclaté – Museo senza limiti: Bini, Dini e Frattini sono i tre artisti selezionati per realizzare le installazioni in città. Il 14 giugno parte la residenza d’artista
Musée éclaté a Pontecagnano Faiano: selezionati i tre artisti che realizzeranno le opere da installare nei luoghi della città caratterizzati da importanti ritrovamenti archeologici. Le opere resteranno in maniera permanente e si innesteranno in un percorso che, attraverso pannelli e totem, illustrerà l’archeologia della città, valorizzandone i luoghi. Saranno realizzate in loco nel corso della residenza d’artista, che partirà il prossimo 14 giugno – giorno di arrivo dei tre artisti a Pontecagnano Faiano – e durerà 14 giorni.
I luoghi prescelti corrispondono ai siti archeologici più importanti della città: Piazza Risorgimento, con le ricche tombe dei principi etruschi; Via Dante, con il ‘tumulo dei guerrieri’ dell’Età del Ferro; Via Verdi, con il santuario dedicato ad Apollo. Dai reperti qui rinvenuti, esposti al Museo Archeologico, gli artisti hanno preso ispirazione per la realizzazione delle opere, rielaborando ed interpretando oggetti e capolavori del passato da far rivivere nelle realizzazioni di arte contemporanea.
Gli artisti
Gli artisti selezionati sono: Paolo Bini, Gabriele Dini e Vincenzo Frattini.
Paolo Bini è originario di Battipaglia. Si è diplomato in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il suo lavoro è stato presentato in istituzioni pubbliche e gallerie private sia in Italia che all’estero: ISCP, New York (2019); Museo RISO, Palermo (2018); Galleria Alberto Peola, Torino (2018), CIRCA gallery, Johannesburg (2018); Museo MADRE, Napoli (2017), Reggia di Caserta (2016), Palazzo Reale, Milano (2016); Everard Read, Cape Town (2016); Museo Casa Ariosto, Ferrara (2014); Provenance House, Cape Town (2013); Museo San Francisco de Asys, L’Avana (2010); CAMeC, La Spezia (2013); Museo Palazzo Bianco, Genova (2010). Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche: Fondazione Donna Regina – Museo MADRE, Napoli; Gallerie d’Italia, Milano; Public Work Art Collection, Cape Town; Museo FRAC, Baronissi.
Gabriele Dini è di Viareggio, vive e lavora tra l’Italia e l’Olanda. Ha studiato Arti Multimediali all’Accademia di Carrara e Print al Royal College of Art di Londra. Mostre e progetti recenti includono la mostra personale ‘Dormancy’ al Museo di Palazzo Corboli di Asciano, Siena; ‘Molten Capital’ al Museo di Arte Contemporanea di Santiago del Cile e Digital Futures al V&A Museum di Londra. Nel 2017 è stato artista in residenza presso ARC nella comunità rurale di Romainmôtier in Svizzera e nel 2018 ha partecipato al workshop “Q-rated” organizzato dalla Fondazione Quadriennale di Roma.
Vincenzo Frattini è salernitano, vive e lavora tra Torino e Campagna (SA). Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, durante gli anni di studio frequenta il corso sperimentale “Quartapittura” coordinato dal maestro Ninì Sgambati. La sua ricerca più recente spazia dalla scultura al video con incursioni nel campo della performance. Tra le sue ultime mostre ricordiamo: La dipendenza sensibile alle condizioni iniziali tenuta presso il Castello Aragonese d’Ischia.
L’iniziativa
Padrino del concorso è Alfredo Pirri, tra i più noti artisti attivi in Italia, che ha esposto i suoi lavori in numerose mostre nazionali e internazionali.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Musée éclaté – Museo senza limiti”, cofinanziato dalla Regione Campania e presentato dal Comune di Pontecagnano Faiano in partenariato con il Polo Museale della Campania–Museo Archeologico di Pontecagnano, con Legambiente Campania e con l’Università degli Studi di Salerno, che si propone di restituire alla città di Pontecagnano la sua connotazione archeologica e di portare il Museo fuori dai confini del suo edificio.
A riguardo la direttrice del Museo Luigina Tomay dichiara: “Un progetto – quello di “Musée éclaté – Museo senza limiti” – pienamente in sintonia con la mission del Museo Archeologico di Pontecagnano, che da anni coniuga la conoscenza e la valorizzazione della storia e del patrimonio archeologico picentino con la sperimentazione e la creatività dell’arte contemporanea, in un dialogo di interazione e scambio ricco di spunti interessanti. Siamo certi che i percorsi di visita previsti dalla Greenstation al Museo e al Parco Archeologico ricuciranno le distanze che separano il MAP dal centro della città, rafforzandone la funzione di polo culturale del territorio”.
“L’esposizione di opere artistiche – aggiunge l’assessore alla Cultura Adele Triggiano – nei punti cardine nella città è uno strumento topico per avvicinare le persone alla cultura, rendendole partecipi di un progetto vastissimo, che ha allietato il Comune con momenti di alto spessore, che hanno trovato grande riscontro fra i residenti e non solo”.
“Ancora momenti – conclude il Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara – tesi alla valorizzazione della cultura a Pontecagnano Faiano. Con Musée Eclaté è stato e sarà un trionfo di arte, bellezza, storia ed impegno alla portata di tutti. Grazie agli artisti ed a tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario successo”.