Il Teatro Giullare di Salerno metterà in scena, il 30 e 31 gennaio, un’opera del polacco Slawomir Mrozek, intitolata “Emigranti”
[ads1] Al Teatro Giullare di Salerno, il 30 gennaio, alle ore 21, e il 31 gennaio, alle ore 18.30, andrà in scena “Emigranti”, un’opera dello scrittore e drammaturgo polacco Slawomir Mrozek, con la regia di Lucio Allocca, con Andrea Avagliano e Fulvio Sacco.
Mrozek, autore anche di feulleiton satirici viene definito, almeno inizialmente, come rappresentante del Teatro dell’assurdo, in quanto ciò che viene rappresentato non ha alcuna attinenza con la realtà, anzi non vi è una soluzione temporale durante la rappresentazione, al contrario di quanto invece succede quotidianamente. Successivamente sarà più vicino alla poesia di autori come Witkiewicz e Gombrowicz.
In un`indifferente – e indefinita – capitale del Nord due emigranti, provenienti dallo stesso paesino del profondo e.dimenticato Sud, sono costretti a trascorrere il capodanno nella squallida stanza del sottoscala dove coabitano. Le personalità dei protagonisti, un operaio precario e un intellettuale, musicista e scrittore, affiorano poco a poco dalle discussioni, dalle liti, dagli scherzi crudeli e dalle amare confessioni che i due si scambiano in questo microcosmo sospeso, continuamente minato da rumori esterni – passi, risa, canzoni, scarichi di sciacquoni – testimoni di una festa che impazza al piano superiore. Su questo palcoscenico spoglio Mrozek richiama con asprezza, ironia e cinica comicità i temi, a lui tristemente noti, della lontananza dalla propria terra – dalle proprie radici – della speranza e del sogno, mai realizzato, irrealizzabile, di un ritorno “trionfale”. [ads2]