Apre a Salerno, in una traversa di Corso Vittorio Emanuele, la prima moschea autorizzata dal Comune e realizzata dalla comunità “Bangladesh”
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Salerno– Sorge la prima moschea nel centro cittadino, o meglio “il primo luogo di culto” di fede islamica realizzato dall’associazione culturale e religiosa “Bangladesh”. La notizia è stata diffusa stamattina dal Corriere del Mezzogiorno. Il locale, situato in via degli Orti, una traversa di Corso Vittorio Emanuele, sarà destinato allo svolgimento delle cerimonie religiose. Il presidente della comunità del Bangladesh, Hossain Alamgir, si dice soddisfatto del traguardo raggiunto: “Prima ci riunivamo in scantinati improvvisati o davanti ad un portone tra la sporcizia; la nostra religione ci chiede di pregare cinque volte al giorno e il giorno più importante per noi è il venerdì, proprio oggi, ci riuniremo in moschea così come voi cattolici vi riunite in chiesa la domenica. Avevamo bisogno di un posto in cui portare avanti le nostre tradizioni, Dio ci ha aiutati a trovarlo, fittato da un italiano dal cuore grande”.
Il dibattito relativo alla possibilità di autorizzare la presenza di una moschea in città, favorendo la libertà di culto, ha diviso per alcuni anni l’opinione pubblica e politica. Nel 2013 già l’ex sindaco De Luca si disse favorevole alla realizzazione di un luogo di culto, destinato alla cultura islamica, incontrando al Comune alcuni rappresentanti della comunità senegalese e di un importante ordine religioso musulmano.
Precedentemente, durante gli anni dell’amministrazione di Mario de Biase, la possibilità di aprire la città ad altre religioni e culture aveva scatenato non poche polemiche tra i membri dell’opposizione. Per l’attuale sindaco di Salerno,Vincenzo Napoli, comunicare al comune la nascita di questo luogo di culto “è stato un di più, non era necessario e l’amministrazione non deve esprimere nessun parere in merito, né deve autorizzare o negare”.
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