Famiglia e territorio al centro della futura azione amministrativa. Lunedì la nuova Montoro avrà il suo sindaco
È giunta al termine la campagna elettorale che ha interessato in queste settimane la comunità di Montoro. Ieri sera, per l’ultima volta, i candidati a sindaco sono saliti sui palchi prima del grande silenzio.
Salvatore Carratù, che ha concluso il suo tour elettorale in piazza Michele Pironti alla frazione Piano, lancia un appello finale a tutti gli elettori: “È importante che tutti domenica 8 giugno ci rechiamo alle urne per votare e scegliere in modo libero senza condizionamenti il futuro Sindaco nella nostra amata Montoro. Vorrei rassicurare tutte le famiglie che saremo sempre al loro fianco con i fatti e non con le chiacchiere. Vi dico sin da adesso che dei circa 800 mila euro di trasferimento dello Stato al Comune di Montoro, previsti dopo la fusione dei Comuni, farò in modo che il 10% di essi vengano destinati a borse di studio per i ragazzi delle Scuole medie inferiori e superiori. Così come, sempre con questi fondi, aiuteremo le famiglie più bisognose nel contribuire a coprire in modo parziale le spese delle tasse universitarie per i loro figli”.
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Infine Carratù si sofferma su un problema molto sentito a Montoro e in particolare alle frazioni San Bartolomeo e Piazza di Pandola: quello delle vasche di laminazione, “Un’opera inutile e dannosa per il nostro territorio, il vero intervento significativo da fare. Salvaguardare l’ambiente è e resta il nostro obiettivo principale. Al cittadino noi chiediamo di decidere, al cittadino chiediamo di partecipare, alla cittadinanza di Montoro noi chiediamo di governare”.
Il territorio segna un punto importante anche per il programma amministrativo di Mario Bianchino. “Montoro ha un territorio bellissimo da difendere. Credo nella tutela del territorio come impegno primario di un’Amministrazione . Il concetto di difesa è d’assimilare a quello di tutela del bene primario di ogni singola comunità. In termini ancor più concreti, il mio impegno sarà incentrato su azioni che non facciano di Montoro un dormitorio, ma una città dei servizi e un luogo di riferimento per attrarre attenzioni e presenze. Vogliamo valorizzare le bellezze, il patrimonio naturalistico, paesaggistico, storico, architettonico, ambientale. Credo molto nel valore aggiunto che può venire dalla frequentazione turistica di luoghi come l’Incoronata, San Pantaleone, la Grotta dell’Angelo, San Cipriano, Banzano, il museo a cielo aperto che è Aterrana. Sono tutti attrattori che dovranno avere il giusto risalto in un circuito turistico più ampio”.
Fra poco più di 48 ore i montoresi conosceranno il nome del loro primo sindaco dopo la riunificazione dei due Comuni.
Che vinca il migliore. Buona fortuna Montoro!