Adottate misure cautelari nei confronti del Monsignor Scarano e di un altro sacerdote.
Misure cautelari e sequestro di beni immobili e disponibilità finanziarie per milioni di euro. Questo il provvedimento adottato stamattina dalla Guardia di Finanza di Salerno nei confronti del Monsignor Scarano e di un altro sacerdote.
Le accuse, formulate dalla Procura della Repubblica di Salerno, sono di concorso in riciclaggio e falso. Disposti attualmente i domiciliari per Monsignor Scarano e per l’altro sacerdote coinvolto nell’inchiesta. Il prelato era già balzato agli onori della cronaca nel giugno 2013 quando, allora in servizio all’Apsa, fu arrestato nel corso dell’inchiesta sullo Ior voluta da Papa Francesco, con le ipotesi di reato di corruzione, calunnia e truffa.
Il G.I.P. del Tribunale di Salerno ha appena emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali. Disposti i domiciliari per Monsignor Scarano e per il Sacerdote Luigi Noli e divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale per il notaio Bruno Frauenfelder. Contestate ai tre soggetti le ipotesi di riciclaggio in concorso e falso in relazione a versamenti di somme illecite reimpiegate per l’acquisto di beni immobili in territorio salernitano. Disposto inoltre il sequestro di alcuni appartamenti siti in Salerno e di diversi rapporti finanziari per una somma superiore ai 2 milioni di euro.