Mobilitazione Studentesca 15 Novembre – Change the way: invertire la marcia ora! Anche all’Unisa l’appello degli studenti
Studenti in piazza oggi, 15 novembre, per difendere il Diritto allo Studio. L’Unione degli universitari e la Rete degli studenti medi scenderanno in piazza per la giornata internazionale per il Diritto allo Studio e contro la legge di stabilità, questa volta tutta italiana. In più, gli studenti degli atenei meridionali chiedono al ministro Maria Chiara Carrozza di intervenire per evitare la “morte” degli atenei del Sud Italia.
“La legge di stabilità presentata dal governo – scrivono Udu e Rete degli studenti medi – non realizza la svolta di cui il Paese necessita per uscire dalla recessione e tornare a crescere, per questo scenderemo in piazza il 15 novembre accanto ai lavoratori chiedendo una reale inversione di marcia per scuola, università e lavoro. L’università e il Diritto allo Studio sono da anni oggetto di tagli continui, mentre altri paesi europei investono in istruzione e ricerca, proprio in un momento di crisi economica, in Italia il Diritto allo Studio sta scomparendo e le università sono soffocate dalla mancanza di finanziamenti e dai blocchi alle assunzioni”.
Le unioni degli Universitari di Austria (ÖH), Belgio (FEF), Francia (UNEF), Germania (FZS), Italia (UDU) e Svizzera (VSS-UNES-USU) si uniranno per chiedere ai rispettivi governi di rimettere al centro della loro azione politica “un’istruzione di alta qualità” che considerano “un fondamentale diritto umano, un bene pubblico e una pubblica responsabilità”.
“Le università meridionali potranno assumere col contagocce – aggiunge Antonio Santoro, consigliere nazionale degli studenti universitari – perché il decreto sui punti-organico taglia le gambe soprattutto alle università del Sud che non riusciranno ad assicurare l’offerta formativa e i servizi agli studenti. E questo si aggiunge ad una situazione di disagio e di gap strutturale e ambientale che lo Stato ha il dovere di colmare. Per non parlare dei sistemi di valutazione contorti ed obsoleti che vengono adottati dall’Anvur e che casualmente prediligono l’utilizzo di parametri che premiano le grandi università del Nord Italia.
E’ importante che tutti gli studenti vengano informati e sensibilizzati. Per questo abbiamo scelto di girare un video in cui vari rappresentati di spicco della nostra Università fanno appello alle istituzioni affinché si possa voltare pagina e riportare al centro del dibattito e dell’attenzione del nostro Paese e del nostro territorio gli studenti e i giovani in generale. Ciò significa ricominciare a parlare di futuro”.
Per ulteriori informazioni sulla campagna nazionale Change the way dell’Unione degli universitari è possibile consultare il sito dell’associazione (www.unionedegliuniversitari.it).
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