MO Lista Civica – presentata oggi a Vietri – vuole ripartire dal Mezzogiorno, “senza prendere ordini da Milano, Genova o Firenze”: tra gli esponenti intellettuali ed imprenditori
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MO Lista Civica – Una nuova lista civica meridionalista e “made in Campania” ha deciso di farsi portavoce del Mezzogiorno.
Si legge nel comunicato stampa: “La lista civica MO Rompe un silenzio durato 154 anni, e non a caso, nel simbolo creato dal grafico Roberto Guariglia, nella O è contenuto il ‘fumetto’ di chi prende la parola”.
Ed infatti, nel corso della presentazione svoltasi a Vietri sul Mare questa mattina, i rappresentanti di MO Lista Civica hanno fatto mostra di una compagine profondamente etica e che “si presenterà al di fuori dagli schieramenti politici italiani, senza prendere ordini da Milano, Genova o Firenze, con un proprio candidato presidente [il giornalista e saggista Marco Esposito, ndr]”.
All’interno di MO Lista Civica ‘parlano i meridionalisti’: non ci sono burattini di partito, assicurano i portavoce, ma persone che con la propria vita, i propri studi, le proprie lotte, il proprio lavoro testimoniano con passione quotidiana attaccamento alla nostra terra e ferma volontà di riscatto.
Persone come Angela Procaccini, la capolista di Salerno e Benevento, e tipi “battaglieri” come Lucio Iavarone, capolista a Napoli e finora portavoce dei diversi comitati della Terra dei Fuochi, passando dai giovanissimi (classe ’90) come Flavia Sorrentino (portavoce nazionale di Unione Mediterranea) e Andrea Melluso – candidati a Napoli – fino al 79enne Benito Imbriaco, punto di riferimento e promotore di Movimento Cilento.
C’è il blogger più noto della Campania – retaggio dei 5Stelle? – Angelo Forgione, che con il saggio Made in Naples ha documentato “le ragioni dell’orgoglio del nostro popolo”. E perfino un baritono del San Carlo di Napoli, Alessandro Lerro, al fianco di imprenditori innovatori come Christian Barone di Napoli Ta-ttà e la stilista Annamaria Pisapia.
Garante del progetto MO Lista Civica è Pino Aprile, che alcuni anni fa ha spopolato con Terroni, saggio edito da Piemme. “Dobbiamo rompere quella barriera che separa l’azione civile dalla politica – dichiara Esposito – con MO è finalmente possibile passare all’azione senza tradire il nostro essere attivisti della società civile. Abbiamo appena cominciato e già vinto la prima battaglia, come il ritiro di un libro di testo per le scuole medie che sosteneva che i meridionali non hanno la mentalità adatta per lavorare. Ora – chiarisce – dobbiamo mettere le istituzioni
al servizio dei cittadini: la Regione deve difendere i prodotti del Sud,
la salute di chi vive e lavora in Campania, il diritto all’istruzione,
ai trasporti alla dignità”.
Ennesimo specchio per le allodole, o potenziale opportunità di riscatto?
(Foto tratte dal web)
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