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Miseria e nobiltà in scena al Comunale di M.S.Severino

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Miseria e nobiltà in scena al Comunale di M.S.Severino

L’attore e regista Benedetto Casillo regala al pubblico di Mercato San Severino una bella versione di Miseria e nobiltà, evergreen della commedia partenopea

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Miseria e nobiltà, classico intramontabile della commedia partenopea, è stato rappresentato ieri sera 26 febbraio 2015, alle ore 21:30, presso il Teatro Comunale di Mercato S. Severino. L’attore e regista Benedetto Casillo ha splendidamente portato in scena la celebre pièces Miseria e nobiltà, scritta nel lontano 1887 da Eduardo Scarpetta, per il quinto appuntamento della rassegna teatrale.

Dalle gesta di Felice Sciosciammocca all’amore di Eugenio per Gemma, la figlia del cuoco: Benedetto Casillo e altri 15 attori del retaggio partenopeo hanno celebrato, con puro e classico candore, il capolavoro scarpettiano, deliziando e divertendo la platea con una comicità e con le battute più celebri del novecento.

Casillo ci riporta sì indietro nel tempo, ma, a ben guardare, le analogie con la società contemporanea sono tutt’altro che poche: forbice sociale talmente ampia da veder convivere poveri miserrimi al punto di non mangiare da giorni e nobilissimi vecchietti che regalano brillanti a giovani ballerine.

La compagnia non delude le aspettative né soffre dell’immancabile paragone con la versione cinematografica del 1954 con Totò e Sophia Loren: scenografie e costumi curati nei minimi dettagli e ottime interpretazioni. Casillo non stravolge la rappresentazione di Miseria e nobiltà, onorando la tradizione con rispetto e maestria.

miseria e nobiltàUn applauso va dunque, oltre al succitato Casillo, a: (in ordine di entrata) Matteo Salsano, Marco Lanzuise, Maria del Monte, Manila Aiello, Patrizia Capuano, Luciano Piccolo, Ettore Massa, Davide Iengo, Luca Gallone, Gennaro Morrone, Giuseppe Fiscariello, Angelo Murano, Enza Barra e Ingrid Sansone.

La trama. Miseria e nobiltà vede in Felice Sciosciammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, il protagonista, e la trama gira attorno all’amore del giovane nobile Eugenio per Gemma, prima ballerina del Teatro San Carlo, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito. Il ragazzo progetta il suo matrimonio con Gemma, ma viene ostacolato dal padre, il marchese Favetti, contrario per il fatto che Gemma è la figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge allora allo scrivano Felice per trovare una soluzione: Felice e Pasquale, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, vengono presentati a casa del cuoco come i parenti nobili di Eugenio. La situazione si complica poiché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne quotidianamente la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio Eugenio lo scopre e minaccia di rivelare la verità, costringendolo a dare il  suo consenso per le nozze.

Per conoscere i prossimi appuntamenti della Stagione Teatrale organizzata dalla Fondazione Teatro di Mercato San Severino, clicca QUI.

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