Baronissi: dure accuse al Primo Cittadino dalla minoranza
Aula Consiliare semi deserta a Baronissi; il Consiglio Comunale avrebbe dovuto votare per la sostituzione del consigliere dimissionario Di Filippi a cui sarebbe dovuto subentrare Luigi Picarone. Così un avvenimento di minima importanza dal punto di vista amministrativo, visto l’avvicinarsi della tornata elettorale, si trasforma in un vero e proprio “caso” politico. All’insediamento di Picarone sarebbe coinciso infatti un ribaltamento delle forze in campo. L’amministrazione di Giovanni Moscatiello avrebbe perso di fatto la maggioranza. Alla seduta però i consiglieri del sindaco “latitano” perciò in entrambe le convocazioni risulta mancante il numero legale. “Chiederemo una nuova convocazione per lunedì prossimo” annuncia Antonio Rocco presidente del consiglio in sostituzione dell’assente Gennaro Rocco.
Scatta allora l’immediata protesta dell’opposizione che occupa per alcuni minuti l’Aula Consiliare. “La maggioranza di fatto non esisteva da tempo – tuona Esposito – le dimissioni del vice presidente Di Filippi non sono state comunicate per un periodo lungo. E’ un fatto grave che abbia esercitato due ruoli istituzionali incompatibili, un elemento che la dice lunga sulle modalità di amministrare della squadra di Moscatiello”. Di Filippi, vicepresidente del Consiglio, avrebbe consegnato le dimissioni il 18 aprile a seguito dell’incompatibilità che sarebbe sorta tra il ruolo di consigliere e di Giudice Onorario al Tribunale di Vallo della Lucania quest’ultimo incarico ottenuto nell’ottobre 2013; le dimissioni però sarebbero state tenute nascoste per un lungo periodo per evitare la “surroga” che avrebbe modificato radicalmente le forze in campo.
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“Il Primo Cittadino – continua Esposito – non è nuovo a queste vere e proprie offese alla cittadinanza e il confronto di domenica ne è l’esempio”. Duro anche Luca Galdi del Partito Democratico: “Una vera e propria scorrettezza è stata commessa oggi dal Primo Cittadino. Siamo di fronte ad una totale mancanza di rispetto e di democrazia nei confronti dei baronissesi e di Luigi Picarone. E’ scandaloso – accusa Galdi – che Picarone sia stato tenuto fuori nonostante le dimissioni di Di Filippi.”Solidarietà a Picarone anche dal consigliere Angelo Notari: “E’ stato vittima di scelte verticistiche e sbagliate del sindaco.” Di vero e proprio schiaffo alla collettività parla Francesco De Simone: “E’ irresponsabile non presentarsi ad una seduta di Consiglio Comunale evitando il numero legale. Ci sembra poi gravissimo che Di Filippi abbia votato provvedimenti di fondamentale importanza come il Piano Regolatore ed il bilancio di previsione in una condizione di totale incompatibilità.” Risentito Luigi Picarone che ricorda tutte le “strategie” che il sindaco avrebbe usato in questi anni per impedirgli l’ingresso in Consiglio Comunale: “Ha fatto di tutto per non farmi subentrare scegliendo, ad ogni dimissione, persone con molti meno voti. Sono contento del suo comportamento perchè è un attestato alla mia onestà. Moscatiello è un delinquente politico – continua Picarone – ed il suo repentino cambio di casacca non può che scontrarsi con la mia coerenza politica. Io sono rimasto nel centro sinistra, lui invece ha deciso di tradire”.