Il Ministro delle riforme Maria Elena Boschi era presente questo pomeriggio al Grand Hotel Salerno, dove ha trattato i temi della riforma costituzionale
[ads1]Anche Salerno tra le mete del tour di promozione del Referendum di Riforma Costituzionale varato dal Governo Renzi. È il Ministro Maria Elena Boschi a portare il punto di vista del Governo per la campagna elettorale a favore del cambiamento dell’ossatura istituzionale dell’assetto istituzionale del nostro Paese. (Clicca qui per essere reindirizzato al sito della campagna referendaria).
Un bagno di folla per il Ministro, il cui intervento è stato lungamente preceduto dagli interventi del Governatore De Luca, del Sindaco Napoli, dell’On. Piero De Luca.
Scroscio di applausi soprattutto per quest’ultimo, che con il suo intervento ha eccitato la folla.
Il Ministro per le Riforme, dopo i saluti di rito, ha ripreso l’intervento che l’ha preceduta.
Hanno entrambi sottolineato che non cambierà, con questa riforma, la prima parte della Costituzione, quella inerente i Principi Fondamentali. Neanche sarà accresciuto, secondo quanto riferito dal Ministro Boschi, il potere del Premier.
Ha anche spiegato come sarà strutturato il quesito referendario: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?».
Un quesito che lei definisce semplice a cui è legittimo rispondere sì o no. Il Ministro ha detto che non ci sono alternative a questa riforma e che conviene votare sì – in sintesi questo il suo discorso – perchè in fin dei conti chi vuol cambiare può cogliere solo questa occasione.
“Chi ci promette che se bocciamo questa riforma non è un problema perchè tra sei mesi ce ne sarà un’altra, ha trent’anni di fallimenti alle spalle che dimostrano che l’unica riforma possibile e che ci sarà è solo questa”.
Citando Piero De Luca, ha parlato di tempi certi per l’approvazione delle leggi, oltre che una serie di snellimenti del Parlamento che permetterà di avere meno rappresentanti da pagare.
In questo senso il Ministro Boschi ha creduto di dimostrare una riduzione dei costi della politica: votare questa riforma, ha spiegato il Ministro, è la risposta alle richieste del popolo che chiede tagli ai costi di una politica pantagruelica, fatta di interesse a «mantenere la poltrona».
La modifica del Titolo V
Il Ministro ha detto che al momento ci sono troppe zone in cui la partizione di competenza tra Stato o Regioni ancora non è chiaro: questo ha generato una serie di contenziosi al cospetto della Consulta perchè fosse delineata la competenza.
Proprio la nebulosità della burocrazia – “a quale ufficio devo rivolgermi per fare questo?” – è stato motivo del Ministro Boschi per dire che questa riforma fa bene al cittadino nel suo quotidiano: “semplificherà la vostra vita” perchè le cose come stanno “comportano il moltiplicarsi di controlli”. Anche aprire un’attività è un’odissea molto lunga da affrontare: parrebbe che #bastaunSì.
Altre novità
Viene introdotto un nuovo tipo di referendum abrogativo, oltre che altre tipologie referendarie di tipo consultivo.
Leggere il quesito referendario, ha detto pure il Ministro, è l’unico modo per spogliare delle falsità le informazioni che sono quotidianamente diffuse. Parlarne con tutti, ha aggiunto, perchè ogni persona sia correttamente informata.