Il monito del sindaco di Mercato San Severino, Antonio Somma: “Numeri bassissimi e troppi disagi per i cittadini. Si redistribuiscano risorse e vaccini con criteri chiari”
Grido di denuncia del Sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma che, ad un mese esatto dall’apertura del Centro Vaccinale di S. Vincenzo, alza la voce sulla gestione e sui ritardi della struttura cittadina.
“Premessa d’obbligo – dichiara il Sindaco – è rimarcare come l’Amministrazione Comunale non si è sottratta in alcun modo alla doverosa e necessaria cooperazione con le autorità sanitarie al fine di fornire il più ampio supporto possibile alla campagna vaccinale. Mi riferisco ad esempio, all’approntamento del Centro Vaccinale cittadino individuato ed allestito dal Comune a proprie spese quando, paradossalmente, non si è riusciti a trovare spazi idonei nel vicino Ospedale di Curteri. E proseguo – continua il Sindaco – riferendomi alle sole 2/3 postazioni per le inoculazioni utilizzate, ad oggi, sulle 6 complessive che abbiamo messo a disposizione o alle 2 postazioni “amministrative” che la scorsa settimana abbiamo predisposto a seguito di specifica richiesta, in aggiunta alle 3 già presenti e che, al momento, sono completamente inutilizzate. Insomma, l’Amministrazione Comunale ha fatto e continuerà a fare la sua parte ma è ora che chi di dovere si assuma le proprie responsabilità e faccia chiarezza su una situazione insostenibile“.
Il Sindaco prosegue la sua denuncia enunciando i numeri di questo primo mese di campagna vaccinale a Mercato San Severino e ponendo l’accento sull’inadeguatezza delle percentuali di inoculazioni raggiunte. “Parliamo – afferma il primo cittadino – di 1.300 inoculazioni tra prima e seconda dose. Considerando che il centro è aperto mezza giornata per sei giorni a settimana, questo significa tra le 70 e le 100 inoculazioni al giorno. Di questo passo serviranno anni prima di vaccinare l’intera popolazione sanseverinese. Aggiungo – continua Somma – che i ritardi e le inefficienze che il Centro Vaccinale continua ad accumulare si ripercuotono anche, e soprattutto, su chi dovrebbe avere la priorità e vale a dire pazienti fragili e non deambulanti. I primi, in molti casi, sono stati costretti a recarsi al Ruggi per ricevere la dose di vaccino mentre, per quanto concerne i non deambulanti, questi sono ancora in attesa di conoscere la data per la somministrazione“.
Nel mirino del Sindaco Somma anche i gravi disagi organizzativi. “L’EPI e la Croce Rossa che stanno fornendo il servizio di assistenza presso il Centro Vaccinale ci segnalano numerosi problemi e incongruenze sulle prenotazioni dei cittadini con conseguenti situazioni di disagio e stress per questi ultimi già provati da una situazione drammatica che viviamo oramai da oltre un anno. C’è bisogno di allestire uno sportello che informi i cittadini sullo stato della propria prenotazione e consenta di correggere gli errori che possono capitare in fase di compilazione della richiesta. L’assurdo è che, in questo stato di cose, si è aperta la piattaforma per le prenotazioni della fascia 50-59 quando siamo ancora in enorme ritardo su fragili e over 70 e, soprattutto, non si riesce ad avere i dati locali sui numeri delle inoculazioni per categorie di popolazione. Abbiamo il dato regionale ma non il dato locale“.
Chiusura decisa del primo cittadino che richiama le parti in causa alle proprie responsabilità e competenze. “È una situazione insostenibile che si protrae nonostante le rassicurazioni del Direttore del Distretto e della stessa ASL alle quali, tuttavia, non è seguita alcuna inversione di rotta visto che, come detto, siamo ancora in presenza di poco personale, aperture limitate del Centro e disagi per i cittadini.”
“Invito il Direttore Generale dell’ASL ed il Direttore di Distretto ad attivarsi, ad horas, per dotare il Centro Vaccinale del personale necessario affinché lo stesso sia aperto 7 giorni su 7 sia al mattino che al pomeriggio. Devono intervenire sulla distribuzione di medici, personale e dosi di vaccino tra i diversi centri con l’unico criterio di distribuzione che può e deve essere adottato che è quello basato sul numero di abitanti, ogni altro criterio non ha ragione di esistere! E devono essere cristallini, oltre che chiaramente resi noti, anche i criteri che vengono utilizzati per procedere con le convocazioni. Va fatta una pianificazione su chi viene vaccinato ed in quali giorni, una pianificazione che deve poi essere resa pubblica.“
“Pretendo – conclude il Sindaco – che ai cittadini vengano date risposte immediate e certe e che gli stessi siano tutelati attraverso procedure che siano chiare, basate su criteri di logicità e buon senso e che siano rispettate“.