La risposta del Sindaco Antonio Somma alla presa di posizione della Maggioranza di Bennet
Dopo la riunione di ieri sera da parte dell’opposizione, il sindaco Somma non ha mandato giù la nota dei nove consiglieri della coalizione Bennet.
Non tanto per la richiesta dell’opposizione, ma per i toni utilizzati nel chiedere l’azzeramento della Giunta. Il Sindaco ha esordito dicendo:
“Ho grande rispetto della volontà degli elettori che hanno dato la maggioranza in Consiglio a chi ha sostenuto la candidatura di Bennet. E sin da luglio li ho contattati per capire se si potesse creare una collaborazione. Ma stavolta, nel loro comunicato, ho letto un ultimatum, quasi un’imposizione”.
Il Sindaco ha quindi considerato la proposta come “un’inaccettabile mancanza di rispetto istituzionale”.
Somma prosegue dicendo che continua ad essere disponibile ad un dialogo a patto che questo avvenga in modo istituzionalmente corretto e continua affermando:
“Non è accettabile che ci si rivolga così a un sindaco. Io non accetto ricatti da nessuno adesso c’è bisogno di serietà perché la situazione dell’Ente è particolarmente complessa.
Dal comunicato diramato dai nove consiglieri , apprendo che finalmente è stato inserito qualche punto programmatico. E su quelli sono pronto a confrontarmi. Il clima di collaborazione deve tener conto del lavoro che, tra mille difficoltà, stiamo portando avanti in questi mesi. Loro hanno la maggioranza in Consiglio e in Commissione, quindi potevano farsi promotori di tutte le iniziative che ritenevano opportune. Credo che vada cambiato l’approccio. Da parte mia, nell’interesse della città, permane la disponibilità al dialogo”.
Il Primo Cittadino non esclude la possibilità di trovare un accordo e conclude:
“Sono pronto a capire con chi portare avanti le linee programmatiche , non accetto diktat e ultimatum. Il mio ruolo è stato deciso dagli elettori, serve un approccio serio. Non si può continuare a portare avanti questo atteggiamento dove si pensa più al ruolo che si occupa che al futuro della città. Personalmente non ho nessun problema a tornare a votare anche se penso che questo non faccia bene alla nostra Mercato San Severino”.
Articolo a cura di Krizia Di Domenico e Annamaria Iannuzzi