A Mercato San Severino è stata mostrata una lapide commemorativa per ricordare il poeta, scrittore e giornalista Carmine Manzi
Questa mattina presso la frazione S. Angelo di Mercato San Severino, è stata scoperta una lapide commemorativa nel centenario della nascita del poeta e letterato Carmine Manzi, in prossimità dell’ingresso dell’antica casa nella quale nacque ed operò l’autore per circa 40 anni.
La vita
Carmine Manzi, poeta, scrittore e giornalista, nacque a Mercato San Severino il 18 settembre 1919, Per i suoi sessant’anni e più di attività letteraria è stato insignito nel 1998, dal Presidente Scalfaro, della massima onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Ha fondato e presieduto, dal 1949, l’Accademia di Paestum. Ha vinto per sei volte il Premio della cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 1992 il Presidente della Repubblica gli ha conferito la medaglia dei benemeriti della cultura e dell’Arte. Manzi è membro del consiglio direttivo e fiduciario regionale dell’Unione dei poeti e scrittori cattolici. Ha diretto dal 1940 la rivista di Lettere ed Arti “Fiorisce un cenacolo”. Ha pubblicato oltre cento volumi tra poesia, narrativa e saggistica, tra cui alcuni tradotti in lingue straniere.
Il giudizio critico: La lirica, vuol essere un canto ad una terra antica di tradizioni e valori dove tutti si fermarono incantati dalla sua bellezza naturale, ispirati dalle Muse, attraverso vari linguaggi e le diverse Arti hanno dedicato note, versi, canzoni, dando lustro all’Eremo Italico dove simbolicamente ad un percorso artistico e del pensiero verso la nostra amata terra , c’è un cammino fiorito e solitario, ascetico e spirituale per raggiungere una meta quale: l’Eremo. Il poeta Carmine Manzi ci dona una poetica d’ottimismo e se a volte il cammino è tortuoso o solitario perché spesso il poeta o l’artista deve abbandonare la via maestra, descrive con musica silente tutto ciò che di bello è stato realizzato da animi sensibili ed ascoltato da cuori che all’unisono si aprono e vibrano di sentimenti e di emozioni che nutrono e fioriscono l’Eremo Italico. Il poeta vuole infondere la sua ferma convinzione d’essere più fiduciosi e speranzosi nell’avvenire; un messaggio univoco d’ottimismo nell’incerto futuro.
Le dichiarazioni
“L’Amministrazione Comunale, che ho l’onore di presiedere – ha spiegato il sindaco Antonio Somma – ha ritenuto di ricordare degnamente la figura e l’opera di un cittadino illustre, che fu anche Sindaco e Difensore Civico, laborioso e integerrimo. Per i meriti e le circa cento pubblicazioni, Carmine Manzi fu insignito nel 1996 dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Carmine Manzi, nel corso della sua lunga e operosa vita – continua il primo cittadino – ha illustrato la terra d’origine con un’attività costante in favore dell’arte e della cultura, come poeta, scrittore, conferenziere, giornalista, letterato, promotore di confronti intellettuali, sempre finalizzati alla valorizzazione del nostro territorio e del Mezzogiorno. Il suo nome ha valicato i confini nazionali e l’impegno artistico che lo ha contraddistinto è stato premiato più volte dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, che gli ha assegnato per ben cinque volte il Premio della Cultura e la menzione riservata ai Benemeriti dell’arte del Paese“.
“L’Amministrazione Comunale – chiude – ha inteso ricordare questo anniversario, fissandolo in una testimonianza marmorea, affinché le giovani generazioni possano conoscere ed apprezzare un impegno così elevato profuso in favore della cultura, e per garantire che una delle presenze più autorevoli del territorio continui ad essere guida per quanti hanno a cuore le sorti del progresso, del fervore intellettuale e dell’identità civica.
Ringrazio, onoratissimo per l’opportunità accordatami, i componenti della famiglia Manzi per aver accolto il nostro invito e per il supporto offerto all’Amministrazione Comunale nell’organizzazione dell’evento, che costituirà una manifestazione di corale gratitudine per un uomo che è l’orgoglio della nostra Comunità“.