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Mercato San Severino, tutto pronto per la riapertura delle case dell’acqua

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Mercato San Severino, tutto pronto per la riapertura delle case dell’acqua

Spetterà alla società Acquatec di Nola il compito di garantire l’erogazione dell’acqua per le due strutture situate a Costa di Mercato San Severino e nel capoluogo irnino

Si è conclusa senza intoppi la procedura ad evidenza pubblica emanata dal Comune di Mercato San Severino e relativa all’assegnazione della gestione delle due strutture destinate all’erogazione dell’acqua pubblica situate rispettivamente in “Via San Lorenzo” di Costa ed in “Via Giovanni Falcone”, per quanto concerne il capoluogo.

Nella giornata di ieri è stato sottoscritto il contratto con l’Acquatec di Nola, la società che si è aggiudicata la gara, ed a cui spetterà il compito di rimettere in funzione le due case dell’acqua che erano ferme da diversi anni.

“Presto le casette saranno riattivate a pieno regime”– ha affermato il vicesindaco Gerardo Figliamondi, delegato alla manutenzione del patrimonio, al decoro ed all’igiene urbana- “ma non prima che siano stati completati i lavori per la riapertura. La ditta attualmente  si occupa della manutenzione di circa settanta casette in tutta la Campania e provvederà, per conto del nostro Comune, alla riattivazione ed alla gestione per sette anni, dei nostri  due impianti ubicati sul territorio comunale. Non è stato semplice, ma ora siamo felici di poter riattivare questo servizio così importante. Le strutture saranno attive 24 ore su 24 ed erogheranno acqua refrigerata, liscia e gassata, al costo di 5 centesimi per litro”.

“Abbiamo ascoltato le istanze di molti concittadini”– ha successivamente aggiunto il Sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma- “che ci hanno richiesto a gran voce la riattivazione del servizio. Lo scopo e l’obiettivo sostanziale consistono nel ridurre l’utilizzo delle bottiglie di plastica da smaltire, con notevoli benefici per le attività di riciclo, per l’ambiente e per il contenimento della spesa,  oltre alla disponibilità di acqua potabile a costi convenienti. Una buona pratica, dunque,  per la Comunità, ancora una volta a tutela ed a salvaguardia dell’habitat.”