Tre medici dell’Umberto I sono stati accusati di omicidio colposo in seguito alla morte del 43enne paganese Rosario Coppola
[ads1]
La famiglia del 43enne Rosario Coppola ha esposto denuncia dopo la sua morte.
L’uomo paganese era arrivato all’ospedale “Umbero I” sito in Nocera Inferiore il 10 febbraio 2014, ma secondo i familiari l’uomo è stato trascurato e ignorato dall’equipe medica.
I parenti raccontano che chi di dovere non gli aveva applicato il catetere.
L’uomo era affetto dalla sindrome di Marfan e poi aveva ricevuto, in un secondo momento, la diagnosi di rabdomiolisi.
Coppola fu trasferito nel reparto di medicina, perché tale malattia provoca la rottura delle cellule del muscolo scheletrico con la liberazione nel flusso sanguigno delle sostanze contenute nella muscolatura.
Come riporta il quotidiano “Punto agro news”, il sostituto del procuratore Valeria Vinci l’ha definita una scelta sbagliata, perché in tal modo non è stato monitorato né il cuore né la diuresi.
Il processo è stato aperto e coinvolge tre medici del reparto di Medicina dell’Umberto I, accusati di omicidio colposo.
[ads2]