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Matteo Salvini a Salerno fa infuriare la CGIL

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Matteo Salvini a Salerno fa infuriare la CGIL

“Chiedo asilo anch’io” è il titolo della campagna politica di Matteo Salvini, che è sbarcata anche a Salerno, ma suscita le ire della CGIL per i suoi toni razzisti e di odio

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Matteo Salvini, che ha deciso di estendere la sua propaganda politica anche al Sud, è approdato a Salerno con la campagna “Chiedo asilo anch’io”, che è annovera al movimento Io con Salvini.

Matteo Salvini, che nonostante il suo malcelato disprezzo per il Meridione, viene qui per arruffianarsi quei ceti popolari che si sentono (dis)illusi dalla politica e invasi dagli stranieri, ha dato il via a questa iniziativa che troverà appoggio grazie ad un gazebo sul Lungomare Trieste, domani, domenica 12 aprile. Questo programma di Matteo Salvini, dal titolo chiaramente provocatorio e sprezzante,  ha come obiettivo quello di fermare  l’ingresso di immigrati che arrivano illegalmente in Italia senza lavoro, e che lo Stato ospita  con un alloggio, quando ci sono italiani disoccupati e senza casa.

Matteo Salvini

Per tutta risposta, l’antagonista CGIL, ha ribadito chiaramente che Matteo Salvini in questo modo, non fa altro che alimentare l’odio razziale che purtroppo serpeggia in Italia, ed aizza tutta la popolazione contro persone angustiate e che vedono il nostro paese come una salvezza, o almeno un ponte verso di essa. Ciò che Matteo Salvini non ha mai considerato, è che queste persone sfuggono da guerre, fame, e morte.  Matteo Salvini e la Lega Nord contribuiscono quindi non solo a condannarle ad una fine atroce, ma a farle diventare un capro espiatorio. La CGIL accusa inoltre Matteo Salvini e i suoi, di speculare e guadagnare favori in politica sulla pelle di questa gente. Il sindacato si sta impegnando ad aiutare come meglio può questi disperati, per assicurare loro assistenza e protezione.

Matteo Salvini, che di recente ha visto chiudere il suo account di Facebook per ventiquattro ore dopo aver usato la parola “zingaro”, aveva precedentemente espresso la ferma intenzione di voler radere al suolo i campi rom. L’increscioso episodio,  amplificato e ridicolizzato da Matteo Salvini, ha dato  spunto ai suoi fedeli per un’ ironia grottesca ed offensiva, in puro stile leghista.

Matteo Salvini, forse pensano molti meridionali, non è il solito politico corrotto. Ed hanno ragione: è un fine stratega. Dopotutto chi non ha niente, non ha niente da perdere. E chi ha tutto da guadagnare, anche nel nulla trova la sua ricchezza. Della serie se non puoi sconfiggere il nemico, fattelo amico. Adesso che servono, i napoletani non puzzano più. Hanno un delizioso profumo di vittoria.

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.