Quando ancora l’accaduto non era stato ricostruito con certezza, e tutto ciò che circolava sulla vicenda di Matierno aveva ancora connotati non definiti, il movimento politico Forza Nuova ha affisso nel quartiere dei manifesti sui quali capeggiava lo slogan “Matierno non sarà come Colonia, le nostre donne non si toccano”

[ads1] Xenofobia, pochezza concettuale e sciacallaggio politico. Questi gli ingredienti principali mescolati a dovere, stampati in forma cartacea e affissi nel quartiere dal movimento dichiaratamente “neo-fascista” Forza Nuova nelle ore immediatamente successive al caso della 14enne di Matierno di cui tanto si è discusso negli ultimi giorni.

Poche ore dopo l’accaduto, quando circolavano solo voci sulla molestia subita dalla 14enne da parte di un gruppo di immigrati (poi ampiamente smentita dal fratello in questo video ai microfoni di Salerno Notizie) i residenti di Matierno hanno trovato tra un palazzo e l’altro alcuni manifesti propagandistici del suddetto movimento politico neofascista.

Ovviamente, il contenuto del manifesto in questione è facilmente smentibile sia politicamente sia dal punto di vista degli accadimenti: così come testimonia il fratello, la 14enne non è stata neanche sfiorata dagli immigrati; quindi rapportare Matierno ai fatti di Colonia non è solo un grossolano e ridicolo errore di contenuto, ma anche e soprattutto lo sfruttamento di una vicenda di tutt’altra natura per instaurare in un difficile quartiere di periferia, dove latitano anche i servizi primari, un clima di paura, inneggiando alla xenofobia e al razzismo.

Un vero e proprio atto di sciacallaggio politico: ingigantire un accadimento al fine di ergersi come “protettori delle nostre donne”, per prendere magari risalto in vista delle prossime elezioni amministrative.

È assolutamente ovvio che tutte le problematiche legate alle carenze strutturali, alla mancanza di servizi e tutele sociali per le famiglie in difficoltà che vive il quartiere di Matierno non si risolveranno con  l’odio o la paura per il diverso, e questo gli abitanti del quartiere lo sanno e l’hanno capito fin troppo bene, chissà quando sarà chiaro ai militanti di questo movimento politico, nostalgici del ventennio più buio e triste della storia d’Italia. [ads2]