Nella sentenza d’appello, sul caso Mastrogiovanni, sono state confermate le condanne ai medici che già in primo grado erano stati ritenuti colpevoli. Condannati anche undici infermieri

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Caso Mastrogiovanni- Sei medici e undici infermieri colpevoli. Questa la sentenza emessa dal Presidente di Corte D’appello, Michelangelo Russo, il quale ha condannato 17  persone per la morte del maestro Francesco Mastrogiovanni, avvenuta nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania (Sa).

Coinvolti anche gli undici infermieri che il tribunale di Vallo della Lucania aveva assolto con la pronuncia dell’ottobre 2012. La sentenza di ieri ha dimezzato da 4 a 2 anni la pena per il medico Rocco Barone (che aveva disposto la contenzione) e il collega Raffaele Basso, condanna a 1 anno e 11 mesi il primario Michele Di Genio (erano 3 anni e 5 mesi in primo grado), a 1 anno e 10 mesi i medici Amerigo Mazza e Anna Angela Ruberto (3 anni in orimo grado) e a 1 anno e 1 mese il medico Michele Della Pepa (3 anni in primo grado), che non risponde del decesso ma solo del sequestro di persona e del falso in cartella clinica.

Il maestro elementare di Castelnuovo Cilento morì dopo un ricovero a seguito di un trattamento sanitario obbligatorio dopo circa 88 ore di agonia senza cibo nè acqua. Per i giudici la sua morte fu conseguenza di un altro reato, quello di sequestro di persona, e ne furono responsabili non solo i medici ma anche gli infermieri, che lo videro e non diedero l’allarme.

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