Il premio “Botteghe d’autore” di quest’anno va alla Massimo Francescon Band. Gli altri premiati sono stati Gerardo Tango e Gabriella Martinelli
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L’8 agosto si è svolta ad Albanella la dodicesima edizione del premio “Botteghe d’autore”. Ad aggiudicarsi la vittoria, come miglior brano, la Massimo Francescon Band, con la canzone “Sognando la rivoluzione”, una visione trasversale e ancora oggi attuale sugli eventi del nefasto G8 di Genova del 2001, con la quale sono riusciti a conquistare anche il premio per il miglior arrangiamento.
La giuria, composta da Zibba (cantautore), Dario Zigiotto (operatore culturale), Francesco Paracchini (“L’Isola che non c’era”), Gaetano D’Aponte (Premio Bianca D’Aponte), Alessia Pistolini (critico musicale), Enrico Deregibus (giornalista musicale), Andrea Direnzo (giornalista musicale), Annino La Posta (giornalista musicale) e Carlo Mercadante (Isola Tobia Label), ha inoltre premiato gli artisti Gerardo Tango (miglior testo) e Gabriella Martinelli (miglior interpretazione).
«È stata un’esperienza intensa e impegnativa», dichiara il vincitore Massimo Francescon, «48 ore d’avventura di quella che ti fa crescere senza lasciarti invecchiare poi troppo e subito una strada di ritorno che ha dato inaspettatamente senso al viaggio tutto. Questo premio ci mette ancor di più voglia di lavorare sui brani del nuovo progetto. “Cuore nero” (il titolo dell’ultimo nostro disco) completa il suo cerchio di presentazione regalandosi anche le soddisfazioni di partecipazioni e riscontri in premi importantissimi (Amnesty International, Rock Targato Italia, Botteghe D’Autore, Premio De André, Tour Music Fest) ed è già maturo il tempo per ricominciare di nuovo. Ad Albanella abbiamo trovato calore e ospitalità, in un soffio di fatalità, un vortice di abbracci ed emozioni forti. Ci portiamo a casa tanto, così tanto che a noi sembra di aver capito tutto quello che sta dietro a quella magia di condivisione che Ivan Rufo ha saputo fare realtà in una festa dove si respira solo bontà, qualità, vita e bellezza… tanta, tanta bellezza. Il concorso ha visto 9 realtà di qualità a confermare una volta di più che la musica d’autore in Italia è viva, la giuria ottima e poi (rischiando di ripetermi) un clima di condivisione che ci ha messo tutti sullo stesso piano e la “vittoria” è stata di ogni singola anima di Albanella, quella di essere parte di un attimo di rara felicità. Ringrazio tutti, non ultima la mia band, composta da Antonio Moret alla chitarra elettrica, Alberto Tuchetto alla chitarra acustica e cori, Matteo Ciciliot alla batteria e Stefano Galioto al basso. Grazie».
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