Battipaglia (Sa) – La trattativa del 1994 camorra e Stato sulla dissociazione nel nuovo libro di Massimiliano Amato
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Si terrà domani sera alle 18.30 nel salotto Comunale in piazza Aldo Moro a Battipaglia la presentazione del nuovo libro di Massimiliano Amato.
Il 16 febbraio del 1994 una Fiat Tipo venne ritrovata colma di armi in un garage di corso Garibaldi nel pieno centro di Salerno proprio di fronte all’ingresso principale del Palazzo di Giustizia.
Questo fatto destò grande impressione alla città, ma non tutti riuscirono a cogliere il vero significato dell’azione.
Quel clamoroso ritrovamento è stato, in realtà, il primo allarme di una trattativa camorristica avviata da mesi, grazie a consenso del vescovo di Acerra, monsignor Antonio Riboldi.
Dopo la strage di Capaci, dunque, lo Stato si trovò a trattare non solo con la mafia, ma anche con la camorra.
Molti boss e gregari dell’organizzazione criminale campana erano, infatti, pronti a deporre le armi, dissociandosi.
È quanto rivela, con un approfondito lavoro di scavo in fonti, documenti e atti processuali dell’epoca, il giornalista e scrittore Massimiliano Amato nel suo ultimo libro ‘L’altra trattativa-La vera storia del fallito accordo Stato\Camorra’, edito per i tipi della casa editrice napoletana Cento Autori, da qualche mese sugli scaffali di tutte le librerie italiane.
Su iniziativa di Mondadori Bookstore di Battipaglia, il volume sarà presentato domani venerdì 22 maggio (alle ore 18.30) presso il Salotto Comunale del Municipio di Battipaglia, in piazza Aldo Moro.
Interverranno anche: il giornalista Franco Esposito, direttore di Telecolore Salerno, gli avvocati penalisti Enrico Giovine e Guglielmo Scarlato, lo storico Carmine Pinto, docente dell’Università di Salerno e don Alfonso D’Alessio, responsabile delle Comunicazioni Sociali della Curia di Salerno.
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