La scoperta di sé passa per un’introspezione non facile: con una sorprendente mostra fotografica, Martina Ferrara ci racconta che nella solitudine del proprio riflesso è possibile riconoscere le voci del proprio sentire
[ads1] Martina Ferrara ha creato un percorso fotografico che accompagna il visitatore in un cammino interiore che passi Al di là dello Specchio (Pagina dell’evento).
Il viaggio introspettivo per eccellenza è giocato su una serie di scatti – dieci pose, per citare qualcuno – dalle tinte lievemente surrealiste. Il gioco dei colori vivi e i trucchi di post-produzione e curati da Felice Tozzi, rendono ogni scatto una sorta di concreta congiunzione tra l’onirico e il reale: ogni stampa è come il materializzarsi di una di quelle immagini sognate che, evanescenti, fanno in tempo a sparire con le prime luci.
Il pregio di Martina Ferrara è la capacità di accendere queste immagini mentali di vivaci colori e traslarle dall’onirico al reale senza tradire nè l’una nè l’altra realtà.
Accostare la giovane fotografa a giganti come Goya e Munch è sicuramente esagerato ed è forse la travisazione del suo tratto molto più fresco e contemporaneo che non quello di questi citati e altri che estemporaneamente possono essere accostati, come Magritte.
Il riferimento che si coglie, piuttosto, è quello alla contemporanea cinematografia, magari Tim Burton, con quel barocco goticizzato: quel vecchio e nuovo che formano l’idea dello steampunk. Magistrale, a questo proposito, come il pennello di Chiara Pepe abbia seguito il tratto immaginato da Martina Ferrara.
Chiara Pepe è la bodypainter che ha contribuito a quella mescolanza molto riuscita tra sogno e realtà che tanto caratterizza Al di là dello Specchio.
La mostra è stata allestita presso Tempio di Pomona dal 5 Settembre ad oggi, 11 Settembre.
Sarebbe stata un’ottima occasione per gustare il bello e il fresco che questa giovane ha portato in città: non perdete altre occasioni, seguite la sua pagina Facebook (clicca qui).
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