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Marlen Afef Altodè è il nuovo artista salernitano del Capri Jazz Bar

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Marlen Afef Altodè è il nuovo artista salernitano del Capri Jazz Bar

Domani sera alle 21.45 parte il ciclo di mostre del Capri Jazz Bar presenta la mostra personale del salernitano Marlen Afef Altodè, intitolata “World of Colors”. 

Classe ’76, l’artista vive per lunghi anni a Salerno, città che lo risucchia fin da adolescente in un cieco circuito lavorativo capace di effimere opportunità. Marlen non rimane mai inoperoso – reinventandosi quando occorre – per ricavarsi uno spazio in una società dagli apparenti ammiccamenti, ma in realtà priva di capacità evolutiva. E’ in questo clima che l’autore matura le sue prime esperienze, muovendosi (con vago fastidio) prevalentemente nel mondo della notte: cameriere in disco-pub, barman, buttafuori. Comincia così, nel ‘96 , ad affacciarsi nel mondo delle investigazioni private. Le sue esperienze in questo settore cominciano ad intensificarsi, e lui vive con profonda partecipazione il dissidio interiore che scaturisce da un’attività che richiede invisibilità, accortezza e brutale intromissione nel privato dei sospettati.

Al di fuori di quest’ambito, quindi, comincia a costruirsi i mezzi necessari a dar forma alla sua espressività. Emerge la sua urgenza alla creazione artistica, valvola di sfogo per la personale sensibilità. Quanto più il suo lavoro lo porta ad essere preciso, accorto, misurato, osservatore finissimo, tanto più la sua esigenza espressiva reclama il proprio spazio. E’ per rispondere a questo richiamo che studia grafica e, al contempo, apre un negozio di oggettistica e complementi d’arredo etnico che da un lato lo assorbe fino a spossarlo, dall’altra lo spinge al confronto con un’esteticità figurativa primordiale ed istintuale. Questa full immersion non può lasciarlo indifferente e comincia ad importare da quella materialità (fatta di legni, sculture in pietra, tele ad olio e monili d’argento) un’impronta stilistica che traduce nella creazione grafica.

Nasce così l’alter ego: Marlen Afef Altodè. I suoi sono tratti essenziali e puntuali, morbidi e sinuosi, ingenui ma definiti ed entusiasmati da toni decisi ed energici. Affida ai contrasti cromatici vivi e quasi stridenti, il compito di rappresentare l’interezza del sentimento che ispira la composizione. L’artista riesce a far propria la lezione del cubismo e del minimalismo, dando forma a opere di grande sintesi d’insieme. Allo stesso tempo i suoi lavori restituiscono un mondo onirico e allucinato, capace di scavare nelle profonde contraddizioni dell’inconscio. Non ha importanza la rappresentazione della realtà, l’importante è dar voce a tutte quelle pulsioni interiori che si agitano in noi inascoltate.

A seguire, il consueto appuntamento con la rassegna Jazz vedrà protagonista, sul palco, il chitarrista Domenico Basile accompagnato – come sempre – dal Capri Jazz Bar Trio fronteggiato dal pianista stabile del locale, Carmine Cataldo.