16 febbraio 2014

Marco Paolini incontra gli studenti del Campus salernitano al Teatro di Ateneo, in occasione degli incontri targati Davimedia

Per il ciclo di appuntamenti Davimedia, stavolta è il turno di Marco Paolini. Drammaturgo, regista, attore e autore teatrale e televisivo.

Marco Paolini è autore e interprete di un repertorio che appartiene al cosiddetto teatro civile, si occupa di teatro dagli anni settanta. La sua attività si distingue per il gusto dello studio dei testi e della ricerca delle fonti e per l’accostamento continuo dei fatti a trovate teatrali spesso dissacranti e ironiche; i suoi spettacoli, in questo modo, affrontano tematiche complesse.

L’artista, arrivato al grande pubblico grazie a “Il racconto del Vajont“(trasposizione teatrale inerente gli eventi che portarono al disastro del Vajont – dall’inizio della costruzione dell’omonima diga nel 1956, alla frana del 9 ottobre 1963 che costò la vita a oltre duemila persone.), ha incontrato gli studenti del Campus di Fisciano, dedicandosi per un paio d’ore, ad un intenso dibattito, rispondendo alle curiosità, non lesinando aneddoti e curiosità.

In tournée a Salerno, dal 13 al 16 febbraio al Teatro Verdi con lo spettacolo ITIS Galileo, Marco Paolini si è soffermato a lungo sulla figura di Galileo, alla quale, insieme a Francesco Niccolini, ha dedicato un approfondimento curioso.

Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto. Parte da questa considerazione il lavoro che ha portato alla realizzazione di quest’opera. Galileo vive quattrocento anni prima di noi, in un’epoca governata da certezze e rigidità di pensiero, ma lui combatte questi dogmi, andando a fondo, e non analizzando il perchè ma il come delle cose.

L’obbiettivo di Marco Paolini e del suo teatro è quello di coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare, arrivare a una situazione in cui il pubblico non sia seduto tranquillo, sapendo di dover fare lo spettatore e basta.

Foto a cura di: Alfonso Maria Salsano