Si è svolta stamattina la “Marcia contro la violenza” indetta dalla gran parte degli istituti superiori di Salerno a seguito “dell’accanimento mediatico contro tutti gli studenti del Genovesi” per ribadire ancora una volta l’estraneità di tutti gli altri studenti alla colluttazione di ieri e per rilanciare il concetto di scuola come luogo formativo dell’anti-violenza
[ads1] “È in atto un vero e proprio accanimento mediatico contro i nostri compagni del Genovesi, le aggressioni di oggi potevano succedere in qualsiasi altra scuola. Stanno provando ad etichettare gli studenti del Genovesi. Domani si terrà una marcia contro la violenza nelle scuole. Saremo solidali rispetto agli studenti del Genovesi. Ci teniamo a precisare che non si tratta di una protesta ma di una marcia a sostegno degli studenti del Genovesi che sono in grossa difficoltà. #Tuttiinsieme” queste le parole con cui gli studenti degli istituti superiori di Salerno si sono dati appuntamento stamane alle ore 09.00 in piazza Ferrovia per manifestare pacificamente.
Una marcia che ha avuto per oggetto la difesa della scuola come luogo di sviluppo del sentimento dell’antiviolenza e della riluttanza delle pratiche violente e, soprattutto, contro l’accanimento mediatico verso l’IISS Genovesi – da Vinci, teatro inerme della colluttazione di ieri.
“Stanno facendo di tutta l’erba un fascio, hanno etichettato una scuola” dichiarano gli studenti, che hanno sfilato per tutto il Corso Vittorio Emanuele e poi hanno svolto un piccolo momento di riflessione e di assemblea in Piazza Portanova.
Uno striscione ha capeggiato la marcia per tutto per il suo percorso: “Con il Genovesi, #tuttiinsieme“, il messaggio che si è voluto veicolare è relativo al fatto che tutti gli studenti della sezione tecnico commerciale Antonio Genovesi dell’IIS Genovesi da Vinci di Salerno, condannano le pratiche violente come risoluzione dei conflitti. Si aggiunge poi anche l’importante supporto degli altri istituti superiori salernitani in un momento come questo dove “è in atto un vero e proprio accanimento verso i nostri compagni del Genovesi“.
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