Marcia degli scalzi: anche Salerno ha partecipato alla ‘Marcia delle donne e degli uomini scalzi’ per esprimere solidarietà ai migranti in fuga
[ads1]
Anche a Salerno, come in molte città italiane, si è svolta questa mattina la “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” per solidarietà ai migranti in fuga.
Un’iniziativa nata non come una semplice manifestazione fine a se stessa, ma come sostegno morale e pratico, verso tutte quelle donne e quegli uomini che scappano dai propri paesi d’origine.
Quelle donne e quegli uomini definiti “scalzi”.
Immaginare centinaia di persone scalze, vuol dire infatti immaginare centinaia di uomini in fuga, che con poco più della propria pelle, cercano riparo e rifugio in paesi ritenuti amici.
Ed è proprio in seno a queste ormai costanti immagini di fuga che nasce la marcia di questa mattina, dove i partecipanti, in segno di solidarietà, hanno tolto le scarpe e camminato scalzi per il centro storico di Salerno, immedesimandosi in minima parte, nel lungo viaggio che ogni giorno intraprendono migliaia di donne e uomini.
“L’iniziativa era in auge da parecchio tempo – ha raccontato Anselmo Botte della CGIL – e per noi deve segnare un punto di partenza, non il solito slogan retorico, il punto di partenza vuol dire programmare il futuro. Noi vogliamo essere concreti e partire dai dati, i quali ci dicono che nella provincia di salerno ci sono 1100 rifugiati richiedenti asilo, e ieri la programmazione nazionale ci ha dato una quota che arriverà a 1500 rifugiati. Tutti ospitati in meno di venti comuni della provincia. Se si riuscissero a coinvolgere più comuni della provincia ed estendere il discorso anche a livello europeo, non si parlerebbe di emergenza.”
“Questi fenomeni di migrazioni – ha continuato Anselmo Botte – causate da guerre, dittature sanguinose ma anche fame, continueranno e non si limiteranno a quest’anno. Per cui non si può agire improvvisando, bisogna mettere in piedi una politica europea degna di questo nome, l’europa deve uscire fuori finalmente su un tema cruciale perchè fino ad adesso ha affrontato solo temi di natura economica, e trovare una soluzione. Il Papa ha chiesto alle parrocchie di ospitare, noi chiediamo di più, chiediamo anche alle famiglie salernitane di ospitare i rifugiati, perchè istituzionalmente si può fare.”
Foto a cura di Federica Crispo
[ads2]