Finite nell’inchiesta denominata Mani sulla città, 48 persone sono state rinviate a giudizio. Tra gli imputati anche il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, e gli ex assessori Luigi Boccalone e Aldo Damiano. Processo fissato al 27 novembre
C’è anche quello del sindaco di Benevento, Fausto Pepe, tra i nomi di coloro che sono stati rinviati a giudizio nell’ambito dell’inchiesta Mani sulla città. La decisione, diffusa ieri dal Gup, Maria Di Carlo, ha coinvolto 48 persone che il prossimo 27 novembre dovranno comparire dinanzi al Tribunale di Benevento per l’udienza preliminare.
Come un’ombra nera che, incuneandosi nelle realtà locali, ha mescolato interessi politici, imprenditoriali e finanziari, l’operazione Mani sulla città fu avviata l’8 gennaio 2013 dal sostituto procuratore Antonio Clemente. Ricevuta poi in eredità dal Gip Nicoletta Giammarino, l’indagine, scattata in materia di appalti pubblici, coinvolse 12 imprese e 61 persone, quasi tutte rinviate a giudizio nella giornata di ieri.
Nell’ambito della bufera giudiziaria, che lo scorso anno mise in ginocchio i vertici di Palazzo Mosti, figuravano, insieme al primo cittadino, anche Luigi Boccalone, già assessore alle finanze ed ex presidente del consiglio comunale, e Aldo Damiano, già assessore ai lavori pubblici ed ex consigliere comunale. L’ipotesi accusatoria nei confronti dell’amministrazione comunale fu pesantissima. Nei mesi scorsi, più volte è stato intimato al sindaco Pepe, che ha ripetutamente dichiarato la propria innocenza, di rassegnare le dimissioni.
I 48 rinviati a giudizio sono i seguenti:
Fausto Pepe, 50 anni; Giovanna Bianchini, 77 anni di Benevento; Luigi Boccalone, 49 anni di Benevento; Fortunato Capocasale, 55 anni di Benevento; Fernando Capone, 56 anni di Buonalbergo; Silvano Capossela, 51 anni di Benevento; Antonio Cavaliere di S. Cipriano di Aversa; Antonio Chiantese, 29 anni di S. Antimo; Pietro Ciardiello, 65 anni di Benevento; Antonio Cusano, 62 anni di Vitulano; Giovanni Cusano, 55 anni di Vitulano; Aldo Damiano, 48 anni di Benevento; Mario De Lorenzo, 63 anni di Benevento; Angelo De Maria, 29 anni di Acerra; Cipriano Di Puorto, 45 anni di Aversa; Angelo Diana, 53 anni Casal di Principe; Franco Diana, 36 anni di S. Cipriano di Aversa; Silvio Diana, 64 anni; Giovanni Fantasia, 61 anni di Benevento; Mario Ferraro, 62 anni di Montesarchio; Roberto Lapeccerella, 55 anni di Benevento; Giuseppe Lamparelli, 58 anni di Benevento; Maurizio Lando, 42 anni di Napoli; Andrea Lanzalone, 45 anni di Benevento; Renato Lisi, 61 anni di Benevento; Lorena Lombardi, 45 anni di Foglianise; Luigi Lugas, 40 anni di Frattaminore; Salvatore Maggio, 57 anni di Casandrino; Cosi Nardone, 61 anni di Montesarchio; Antonio Orlacchio, 67 anni di Cautano; Giovanni Pallotta, 39 anni di Benevento; Ludovico Papa, 72 anni di Benevento; Giuseppe Pellegrino, 54 anni di Grazanise; Fausto Pepe, 51 anni di Benevento; Claudio Mosè Principe, 57 anni di Benevento; Giovanni Racioppi, 53 anni di Benevento; Raffaella Reppucci, 35 anni di Benevento; Vincenzo Reppucci, 63 anni di Benevento; Vincenzo Rosiello, 59 anni di Benevento; Andrea Scocca, 61 anni di Benevento; Anna Maria Settembrini, 52 anni di Gagliano del Capo; Giuseppe Siciliano, 76 anni di Pietrelcina; Maerio Siciliano, 53 anni di Benevento; Giuseppe Somma, 64 anni di Beneveento; Anna Maria Sparandeo, 66 anni di Benevento; Giancarlo Sperduti, 66 anni di Benevento; Luigi Tedesco, 29 anni di Torrecuso; Achille Timossi, 53 annid i Benevento; Annamaria Villanacci, 49 anni di Benevento.
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Le ipotesi di reato da cui dovranno difendersi gli imputati vanno, a vario titolo, dalla concussione (anche elettorale) alla corruzione, dalla truffa al falso, dalla frode nelle pubbliche forniture alla fatturazioni false, all’abuso di ufficio.