Questo sorprendente fenomeno di bio-luminescenza è osservabile presso la remota, ma non irraggiungibile, isola di Vaadhoo, nell’arcipelago delle Maldive. A rendere magica la spiaggia un plancton fosforescente
“Ogni cosa che puoi immaginare, la Natura già l’ha creata!” – Albert Einstein
La bellezza della Natura diventa la sublime protagonista delle caldi notti di Vaadhoo. Sensuali, romantiche e incredibili le spiagge dell’arcipelago delle Maldive diventano un cielo stellato bagnato dal mare.
La magia che avvolge questa affascinante location ha basi fondate su nozioni scientifiche.
Difatti, la luminosità biologia delle onde, detta “bioluminescenza”, è prodotta da minuscole forme di vita vegetale marina, il fitoplancton (ovvero l’insieme degli organismi presenti nel plancton in grado di sintetizzare sostanza organica da sostanze inorganiche disciolte, utilizzando la radiazione solare come fonte di energia).
Molti gli scienziati che si sono dedicati allo sviluppo del fitoplancton e recenti studi hanno sottolineato che esistono varie specie di fitoplancton. Il biologo marino Woodland Hastings, della Harvard University, sostiene che tali specie producono bioluminescenza e la loro luce può essere vista nei mari di tutto il mondo.
Il tipo più diffuso è prodotto dai cosiddetti dinoflagellati, alghe microscopiche acquatiche contenenti clorofilla. Uno studio co-firmato da Hastings ha identificato nella membrana cellulare dei dinoflagellati una particolare conformazione a canale che risponde ai segnali elettrici e che potrebbe essere alla base del meccanismo che consente ai microrganismi di produrre luce.
Le Maldive, da sempre meta ambita per moltissimi turisti, offrono così uno “spettacolo nello spettacolo“: al colore dell’Oceano Indiano che va dal blu scuro al verde smeraldo, alle spiagge bianche di corallo finissimo, al verde delle Mangrovie presente su ogni isola, al profumo di quell’eterna vacanza che vorresti non finire mai, si affianca lo charme della notte, dove il mare si cosparge di stelle e la sabbia prende il colore del cielo.
Fonte: NatGeo Italia
