Molto spesso è difficile immaginare che azioni in apparenza piccole ed insignificanti possano avere un impatto molto significativo sul mondo. Un buon esempio è come lo smettere di mangiare carne per un giorno possa fare la differenza. In accordo con studi della FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) le emissioni di gas effetto serra associati alla produzione e consumo di carne rappresentano la quinta parte delle emissioni mondiali. Questo significa che il 18% delle emissioni provengono dalla deforestazione, per guardagnare terreno atto ad ospitare allevamenti per il bestiame, il trasporto di carne e la produzione industriali di questo alimento, per citare i più importanti.
La carne d’allevamento, rappresenta uno dei principali problemi per la salute – grave fattore di rischio per l’insorgere di tumori, soprattutto all’apparato digerente – e come abbiamo affermato, grave concausa dell’inquinamento globale e come corollario del cambiamento climatico. Secondo un recente studio della Harvard School of Public Health, il consumo di carne rossa superiore ai 42 grammi comporta un aumento della probabilità di contrarre malattie cardiovascolari e cancro pari al 20%. Se consideriamo che le malattie cardiovascolari – quali l’infarto – sono la principale causa di morte nel mondo occidentali, è facile assumere come, ridurre il consumo di carne, rappresenti non solo una perla per l’ecosistema, ma anche un toccasana per la salute dell’uomo. Pertanto, se smettiamo di mangiare carne un giorno alla settimana, otterremo cambiamenti importanti per la nostra salute, e soprattutto per la salute del pianeta. Per questa ragione, molti Paesi del mondo, come il Messico, e realtà più piccole, come la città di Los Angeles (l’ultima ad aggregarsi al nuovo trend) si sono uniti in questo movimento internazionale. La giunta comunale di Los Angeles, la scorsa settimana, ha approvato all’unanimità il lunedì senza carne, ossia, il “meatlessmonday” e con esso sono state promosse varie iniziative a sostegno della nuova legge, quali l’istituzione di un sito (www.meatlessmonday.com) con tutte le informazioni e le ricette vegetariane, utile ausilio per Paesi occidentali non proprio acclimatati a vivere anche solo un giorno senza carne.
In conclusione, il consumo di carne si inserisce dentro una cultura molto nociva e sempre più insostenibile. Iniziative come quella della giunta californiana possono essere un buon apripista verso un nuovo modello che faccia propri criteri quali la salute ed il benessere, nostro e dell’ambiente. Incoraggiare i cittadini a modificare la propria alimentazione e rinunciare alla carne almeno per un giorno alla settimana, è un passo importante ed auspichiamo che la stessa iniziativa venga abbracciata anche in Italia, già sensibilizzata al tema del cambiamento climatico e dell’inquinamento e intenta ad integrare sempre più strette norme a tutela dell’ambiente e metodi basso-inquinanti quali la raccolta differenziata.