Luigi De Magistris ha presentato ieri, presso la biblioteca comunale di Nocera Superiore, il suo libro intitolato “La città ribelle”
Luigi De Magistris ha presentato ieri presso la Biblioteca comunale di Nocera Superiore, il libro “La città ribelle“. Al suo fianco c’era il sindaco Giovanni Maria Cuofano, entusiasta ed onorato di poter ospitare nella sua città un uomo coraggioso, che ama la sua Napoli.
Ad accogliere il Primo Cittadino della capitale partenopea c’era anche il consigliere Mariano Di Martino, che rappresentava l’amministrazione comunale, e una cospicua folla incantata dalle parole di quest’uomo. Luigi De Magistris, ex magistrato, ritiratosi dalla carica a 10 giorni dal raggiungimento degli anni minimi per la pensione, nel 2011 ha sconfitto tutti vincendo le elezioni e diventando sindaco della capitale del Tirreno.
Nel libro parla della sua impresa, che non è un miracolo, bensì il frutto di un lavoro minuzioso svolto da chi ama Napoli ed odia le ingiustizie. “Io credo nello Stato. Sono un ribelle perché mi oppongo alle ingiustizie ma credo nello stato. Da sindaco e da magistrato ho condotto le stesse battaglie”.
Da sette anni Napoli è diventata la capitale del turismo, la gente crede nel miglioramento, ad oggi non ci sono più sacchetti di spazzatura che arrivano al primo piano di un palazzo. Ma come è stato possibile questo cambiamento? Quali sono i segreti?
“Non bisogna essere ipocriti. A Napoli ci sono ancora molti problemi da risolvere. I segreti di De Magistris e i suoi sono: indipendenza, amore, coraggio, libertà, cuore, passione e follia. Quando mi sono candidato a sindaco son sceso tra le strade di Napoli, mia moglie sosteneva che fosse stata una follia ed invece grazie all’aiuto del PD di Napoli e a Mastella ce l’ho fatta”.
Racconta poi di esser stato attaccato più volte “Ho subito ben 100 disposizioni per essere onesto. Ma non mi abbatteranno, la rivoluzione si può fare. Più vado avanti più mi sento rivoluzionario. Più alzano l’asticella e più mi carico. Alla fine del mio mandato, che terminerà nel 2021, avrei bisogno di una medaglia ad honoris per corsa agli ostacoli
Durante il dibattito ha tenuto a precisare l’importanza e la coesione del suo popolo, che ha visto un miglioramento e crede ancor più in una futura rivoluzione. La maturità politica del napoletano è cambiata. “Tutto si può fare se c’è volontà”
Alla domanda “Cosa ci sarà dopo di lei? Qualcuno porterà avanti le sue idee?” risponde “Abbiamo creato il partito Democrazia e autonomia il cui simbolo è l’agorà. Vogliamo il ritorno alla vera democrazia. Con questo ed altri movimenti siamo pronti per una sfida di carattere nazionale”