Con l’avvento di Perrone è divenuto una pedina inamovibile della retroguardia granata. Alessio Luciani, uno dei giovani provenienti dal vivaio della Lazio, ha saputo conquistarsi la fiducia del tecnico sin dai primi allenamenti ed è diventato il titolare fisso della corsia di destra. Schierato da Galderisi prevalentemente da centrale, ora l’ex Lumezzane sembra aver trovato la sua collocazione ideale ma è pronto a mettere la sua duttilità al servizio della squadra. “Mi metto sempre a disposizione dei compagni, tutti i giorni sudo per guadagnarmi una maglia da titolare – ha dichiarato stamane Luciani in conferenza stampa -. Ci alleniamo spesso e per lungo tempo, sono convinto che con questi metodi andremo lontano”.

Luciani si è poi soffermato su cosa è cambiato con mister Perrone: “La fiducia c’era anche con Galderisi. Avevamo un gran rapporto con lui, erano solo i risultati a non arrivare e forse per questo non riuscivamo a reagire dopo aver subito un gol. Ora siamo imbattuti da un po’ di domeniche e non abbiamo paura di nessuno, abbiamo acquisito la fiducia necessaria. Quando le cose vanno bene anche noi giovani veniamo messi in risalto”.

E proprio i più giovani, secondo Luciani, devono imparare dai più “vecchi” come Molinari: “Lui è un giocatore di grande esperienza e si è sempre allenato alla grande, dandoci uno stimolo in più per fare bene. Io cerco di apprendere il più possibile dai più anziani”.

Sul cammino della Salernitana, impegnata domenica sul campo dell’Hinterreggio, Luciani ha le idee chiare: “Noi badiamo a noi, è ancora presto per guardare chi sta davanti e chi sta dietro. Pensiamo a vincere e poi vedremo”. Sull’assenza di Ginestra: “Ciro per noi è importantissimo ma chi lo sostituirà farà altrettanto bene. Abbiamo una rosa ampia in cui tutti sono utili ma nessuno è indispensabile”.

Infine sull’episodio tra Lotito e alcuni tifosi sotto la curva: “Dispiace, abbiamo bisogno di un legame fortissimo tra società, pubblico e squadra. Mi aspetto che con i risultati il pubblico all’Arechi aumenti sempre di più perché Salerno è abituata a un numero molto più consistente sugli spalti”.