Luci dell’Irno, Ingino: “Ennesimo spreco”; la replica di De Salvo: “Venga in comune a lavorare”
[ads2]
Si accendono gli animi sulle Luci dell’Irno. “Ancora sprechi e scelte politiche di cattivo gusto da parte del governo Valiante – a dichiararlo è Sabatino Ingino – dopo il salasso della notte bianca, costata 50mila euro per una sola serata, ora tocca alle luminarie scucire altri soldi a cittadini, imprese e commercianti. Un contributo alla follia del governo in carica che, con una lettera, ha formalmente chiesto agli esercenti della città, già piegati dalla crisi, un sostegno economico per pagare il fitto delle cosiddette “luci dell’Irno”: costo complessivo dell’operazione: 100mila euro.”
Un vero e proprio schiaffo, secondo l’opposizione, nei confronti di un settore già pesantemente colpito dalla crisi economica. “Essere a priori contro le scelte del governo Valiante soltanto perché rappresentiamo l’opposizione non è uno stile che ci appartiene – continua Ingino – ed in effetti il distinguo da fare non è legato all’essere favorevoli o contrari alle luminarie di Natale, quanto piuttosto alla sobrietà ed all’uso consapevole dei soldi pubblici. Sì alle luminarie, no all’esagerazione ed allo sperpero. No al natale carnevalesco con il quale è stato addobbato il corso di Baronissi; no ad una gestione scellerata della cosa pubblica che sta buttando dalla finestra l’attivo di bilancio, frutto di efficace ed oculata amministrazione quinquennale, consegnato nelle mani del sindaco Valiante a giugno scorso. Abbiamo riscontrato – accusa Ingino – un grande disagio da parte del tessuto economico e sociale della città. Un disagio che fa il paio con i fasti e la corsa all’apparenza di questo governo, concentrato sulla forma e non sulla sostanza di amministrare la cosa pubblica.
Non tarda ad arrivare la risposta dell’assessore Serafino De Salvo che definisce le parole del consigliere di opposizione “Un mucchio di inesattezze e balle“. “ E’ evidentemente – dichiara l’assessore – il fatto che si presenti al Comune una volta al mese, gli ha fatto sfuggire qualche particolare. Anzitutto – osserva De Salvo – la manifestazione Luci dell’Irno, per noi indispensabile per muovere e rilanciare una città ridotta ad una via di passaggio, buia, triste e depressa, non è stata finanziata con soldi pubblici ma esclusivamente con sponsorizzazioni private. Neanche un centesimo è stato speso dall’amministrazione comunale per un’iniziativa che porterà a Baronissi migliaia di visitatori. Quanto all’attivo di bilancio della precedente amministrazione, vantato dal consigliere di opposizione – sottolinea De Salvo – in realtà abbiamo ereditato debiti fuori bilancio per oltre 500mila euro ad oggi, con decreti ingiuntivi che giornalmente arrivano in Comune. Ingino – conclude – non viva di nostalgiche memorie ma venga al Comune a lavorare”.