Contestate la provenienza e le cifre da destinare all’evento “Luci dell’Irno”. Dopo gli affondi dell’opposizione, pronta la risposta dell’Amministrazione comunale
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Luci dell’Irno ancora al centro del dibattito. Tutto è iniziato lunedì scorso durante il consiglio comunale tenutosi presso il comune di Baronissi, quando i membri dell’opposizione, guidati dall’ex sindaco Giovanni Moscatiello, hanno criticato aspramente l’evento che ha preso il via ieri, con invettive e stilettate rivolte alla locale amministrazione, abilmente schivate dal sindaco Valiante e dai suoi.
Nei giorni immediatamente successivi al meeting le acque sembravano essersi calmate, fino ad arrivare a ieri mattina quando la discussione è stata riaperta nel corso di una conferenza stampa, tenutasi presso i locali dell’associazione Polis, in cui il movimento d’opposizione ha rimarcato la propria posizione contestando aspramente le somme destinate al progetto (250.000 euro circa), considerate ingannevoli, spropositate e fuori luogo e presentando la richiesta di querela relativa alla modifica cromatica non autorizzata di un opera donata da un noto artista al comune di Baronissi alcuni anni fa.
La risposta dell’amministrazione reggente alle illazioni non si è fatta attendere, espressa tramite le voci del vicesindaco Anna Petta e del consigliere Angelo Notari.
“Le solite, strumentali inesattezze”. Così il vicesindaco di Baronissi, Anna Petta, liquida le accuse della minoranza. “Sulla questione costi della manifestazione “Luci dell’Irno” – spiega Petta – i 250mila euro di cui si parla sono una richiesta che il Comune aveva avanzato alla regione Campania. Al momento, la manifestazione è costata 54mila euro di sponsorizzazioni private, che è possibile visionare sul sito internet del Comune, in piena trasparenza come è da sempre trasparente il nostro operato. Voglio ricordare che l’attuale amministrazione opera, per le sponsorizzazioni, secondo un preciso regolamento deliberato proprio negli anni passati”.
Per quanto riguarda la vicenda “Diamante”, il monumento che sarebbe stato ridipinto di rosso per adattarsi all’evento in corso di svolgimento in città, a dare delucidazioni è il consigliere Angelo Notari che afferma: “Abbiamo sollecitato l’artista, nei giorni scorsi, a fornirci il codice colore ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Dai carteggi e dalle delibere approvate nel 2012, inoltre, abbiamo scoperto che sono stati utilizzati colore e materiali di più bassa qualità rispetto ai costi sostenuti dall’allora amministrazione. Stiamo approfondendo la questione e siamo pronti a denunciare l’ex sindaco e l’artista alla Procura della Repubblica per danno erariale”.
Dichiarazioni che rimandano, almeno momentaneamente, le accuse al mittente per una bagarre che di questo passo potrebbe protrarsi ancora a lungo.
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