Loredana Bertè a Marina di Camerota per una superlativa esibizione. Una conferma per i numerosi fans, ma anche una sorprendente scoperta per molti giovani appassionati di musica italiana d’autore
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Loredana Bertè in concerto a Marina di Camerota in occasione dei festeggiamenti in onore di San Domenico. Ieri sera la cantante calabra, con la sua voce graffiante, ha infiammato il porto del borgo cilentano. Per lei una prova “Maiuscola”, una conferma per i numerosi fans accorsi, ma anche una sorprendente scoperta per tanti giovanissimi appassionati della musica italiana d’autore.
Don Gianni Citro “ne sa una più del diavolo”… Il direttore artistico del Meeting del Mare ha avuto ancora una volta ragione, portando sul palco un’artista estroversa, dalla vena provocatoria, ma spesso giudicata – da media e critici spietati nelle loro superficialità e mediocrità – più per gli eccessi personali che per le sue capacità canore. Capacità che la Bertè ieri sera ha ampiamente fatto emergere.
Un concerto impeccabile, in cui Loredana Bertè non ha sbagliato una nota. Supportata da una corista d’eccezione quale Aida Cooper, la cantante calabra – sorella minore di Mia Martini – dosa bene le energie: un’apertura di concerto in guardia con “Musica e Parole”, “Il mare d’inverno” ed “Un po’ di tutto”, quest’ultima scritta per lei da Pino Daniele, oltre a “Buongiorno anche a te” ed “Io resto senza vento”. Poi un crescendo in progressione, passando per la tormentata “Luna” e per “Re”, presentata al Festival di Sanremo del 1986, con testo a firma di Pino Mango. Giusto il tempo di rifiatare a metà concerto, cedendo il palco ad Aida per “Dannate nuvole”, ed eccola ancor più grintosa, fino ad infiammare il pubblico con le hit che l’hanno consacrata: “…E la luna bussò”, “Non sono una Signora” e “Sei bellissima”. L’epilogo “Ma il cielo è sempre più blu” un omaggio a Rino Gaetano.
Galleria fotografica – All Rights Reserved Pietro Avallone
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