Un incontro all’oleificio La macchia di Castel San Lorenzo per parlare dell’olio, prodotto tipico, e della sua promozione
La ricchezza di un territorio non va necessariamente scavata sotto terra e cercata tra le quantità di metalli preziosi; spesso la si può cogliere anche dagli alberi. Una delle ricchezze del territorio cilentano è la produzione di olio di ottima qualità.
Questa è la spinta principale che ha portato Giuseppe Mucciolo, proprietario dell’oleificio La macchia, ad organizzare una tavola rotonda, invitando le persone più addentrate nel tema dell’olivicoltura nel territorio, per discutere, così come recita il nome del dibattito, della Promozione e valorizzazione del nostro prodotto primario: l’olio.
Nella serata di ieri, infatti, si è parlato della tutela e del controllo delle nostre filiere, al fine di garantire una puntigliosa tracciabilità e conseguentemente una certificazione che possa rendere sicuro e riconoscibile il prodotto finale. Significativo, in particolare, l’intervento del dott. Gerardo Alfani, Presidente del Consorzio di Tutela Olio D.O.P. Colline Salernitane, che ha cercato tutte le argomentazioni possibili per rendere appetibile agli olivicoltori la registrazione del proprio prodotto sotto l’unico marchio D.O.P. delle Colline Salernitane, di modo da creare un’isola compatta di garanzia per chiunque voglia acquistare dell’olio proveniente dalle nostre zone.
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Purtroppo, attualmente, con lo spauracchio di costi eccessivi per i piccoli coltivatori in caso di controlli più regolari e pressanti (così com’è d’obbligo fare in caso si voglia ottenere la certificazione del D.O.P.), non tutti i frantoi sono perfettamente a norma e spesso non si riesce ad accontentare tutti gli acquirenti che richiedono l’olio D.O.P. Un’unione in consorzio dei coltivatori, può essere sicuramente una buona soluzione per far sì che il prodotto italiano sia migliore non solo nella qualità ma anche nel prezzo rispetto alla concorrenza di altri oli di diversa provenienza.